Accusò di falso i vertici Rai, sospeso dall’azienda. Anzaldi: “Stupisce il silenzio delle istituzioni”

Salini Foa Sinisi
Il Presidente Rai Marcello Foa e l’Ad Fabrizio Salini

Alla fine il grande accusatore dei vertici Rai in Commissione di Vigilanza è stato sollevato dall’incarico. Il Direttore Canone e Beni Artistici Nicola Sinisi è stato infatti sospeso con “effetto immediato” e si è visto negare l’accesso a ogni ufficio, da Viale Mazzini a Saxa Rubra. Disabilitato il pass, bloccato lo stipendio (234.062 euro lordi) e all’orizzonte si prefigura un possibile licenziamento, oltre ovviamente a una causa legale. Gli sono costate carissime, insomma, le affermazioni da lui rilasciate in sede di audizione in Commissione di Vigilanza Rai lo scorso 22 giugno (cfr. video qui sotto).

Durante quell’audizione, rispondendo all’Onorevole Massimiliano Capitanio (Lega) riguardo al presepe laico commissionato dalla Rai, pagato ma mai esposto (come aveva scoperto Pinuccio di Striscia la Notizia), Sinisi aveva dichiarato: “Lei presentò un’interrogazione. Ho mandato, rispetto all’istruttoria interna, cinque volumi di documentazioni cartacee. Di mail partite verso tutti gli uffici, amministratori delegati, direttori generali con i consensi e compagnia bella. Per me una cosa è insopportabile. Tu puoi anche cambiare opinione. Puoi persino arrivare a dire che non l’hai autorizzato. Le bugie ci stanno. Ma rispondere ad una interrogazione parlamentare con un chiaro falso per me è una roba inammissibile”.

Parole sconvolgenti, alle quali durante la stessa audizione si aggiungevano quelle relative a un “basista” che negli anni avrebbe agevolato il furto delle opere d’arte in Rai. Parole sulle quali il Presidente della Commissione di Vigilanza Alberto Barachini aveva annunciato una verifica con i vertici Rai. In merito all’argomento aveva poi commentato il Segretario della Vigilanza Michele Anzaldi che, su Facebook scriveva: “Le accuse lanciate dal direttore Canone e beni artistici Rai, Nicola Sinisi, in una sede ufficiale come l’audizione in commissione di Vigilanza Rai, rappresentano un caso di gravità inaudita. Sinisi ha dichiarato che la Rai ha risposto con un falso a un’interrogazione parlamentare, ha detto che l’azienda ha deliberatamente mentito al Parlamento: una vicenda senza precedenti, è doveroso che i presidenti Fico e Casellati intervengano a tutela delle Camere e chiedano immediatamente spiegazioni all’amministratore delegato Salini”.

Alle accuse di Sinisi la Rai aveva poi ufficialmente risposto con un laconico comunicato stampa nel quale puntualizzava “di aver riportato nelle proprie interlocuzioni con le istituzioni parlamentari sempre ed esclusivamente fatti veritieri”. Intervistato al riguardo da VigilanzaTv, l’On. Anzaldi aveva commentato: “La Rai non può cavarsela così, con uno striminzito comunicato di poche righe inviato al Presidente Alberto Barachini di fronte ad accuse così gravi e circostanziate come quelle del Direttore Canone e Beni artistici, per giunta rese in una sede istituzionale, durante in un’audizione di fronte alla Commissione Parlamentare di Vigilanza“. E il Deputato di Italia Viva annunciava quindi l’intenzione di scrivere al Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico inviandogli il frammento video nel quale il Direttore Sinisi formulava le accuse di cui sopra.

Sono quindi trascorse settimane, Nicola Sinisi è stato sospeso dal suo incarico, ma l’On. Anzaldi continua a lamentare l’inusitata assenza di reazioni da parte di chi di dovere. Sul Messaggero, il Segretario della Vigilanza Rai commenta: “Ciò che ha detto Sinisi sul presepe ma anche sui furti dei quadri, dove ha indicato la presenza di un basista, è di una estrema gravità. Cosa poteva fare di più che una denuncia pubblica? Resto sorpreso per il mancato intervento e per il silenzio da parte del Presidente della Camera Roberto Fico e del Senato Elisabetta Casellati, così come del Mef“.

error: Content is protected !!