Alla Rai non si può parlare dello sciopero dei lavoratori della Rai

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Geppi Cucciari conduce Che Succ3de? su Rai3

di Marco Zonetti 🖋️

Alla Rai è vietato parlare dei lavoratori della Rai. Il paradosso è stato denunciato su Facebook dall’Associazione Bene Comune-IndigneRai, che raggruppa una moltitudine di dipendenti della Tv di Stato, raccontando un aneddoto emblematico avvenuto lo scorso mercoledì 15 dicembre, data nella quale i lavoratori della sede Rai di Torino avevano proclamato uno sciopero per tutta la giornata.

Dal momento che, nella sede torinese, viene realizzato il programma Che succ3de? presentato su Rai3 da Geppi Cucciari, che ogni giorno offre spazio al “vox populi” quotidiano, con interviste ai cittadini ponendo la domanda che dà il titolo alla trasmissione, conduttrice e autori avevano pertanto pensato di dare spazio alle rivendicazioni dei lavoratori Rai.

Questi ultimi, come leggiamo sul post di IndigneRai, “molto sensibili alle tematiche riguardanti il mondo del lavoro e la difesa dei diritti di tutti i lavoratori, correttamente [decidevano] di realizzare una puntata diversa e appunto di dichiarare che [sarebbe andata] in onda una puntata speciale ( un meglio di) proprio perché i lavoratori del CPTO sono in sciopero. In prima battuta l’idea era di dare anche spazio nel vox populi quotidiano ai lavoratori della Rai di Torino intervistandoli in studio, per dare modo di spiegare le motivazioni della mobilitazione ma l’Azienda avrebbe negato la possibilità di tale iniziativa, vietando alla produzione di poter mandare in video i dipendenti“.

E l’associazione precisa: “Le motivazioni addotte, tra l’altro sarebbero subito sembrate poco chiare , l’unica cosa chiara ci pare di capire è che in Rai non si può parlare dei lavoratori della Rai. La domanda che quindi ci viene da porre è: i lavoratori della Rai potranno mai avere visibilità nel servizio pubblico radiotelevisivo per rappresentare le proprie rivendicazioni come fanno i lavoratori di tutte le altre aziende che vediamo in onda tutti i giorni?“.

Alle istanze dei lavoratori torinesi della Tv pubblica in sciopero aveva offerto la propria solidarietà anche il Consigliere di Amministrazione Rai in quota Dipendenti Riccardo Laganà. Ma neanche la presa di posizione di un membro del CdA ha impedito all’azienda di censurare la voce della protesta. Protesta che, visti i continui scioperi indetti nelle varie sedi della Tv di Stato, a Roma, a Milano, a Torino e così via, si dimostra sempre più fortemente determinata. E inarrestabile.