di Marco Zonetti 🖋️
Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, commenta le dichiarazioni rilasciate da Bianca Berlinguer, conduttrice di #Cartabianca su Rai3, a Maria Teresa Meli del Corriere della Sera, fra cui la seguente:“Io non credo, e lo pensavo anche da direttore del Tg3, al giornalismo obiettivo” .
“Una dichiarazione del genere è compatibile con il servizio pubblico?” si domanda Michele Anzaldi. “Per la conduttrice dell’unico talk show di prima serata della Rai esiste solo la faziosità o la propaganda? Davvero la Rai ha questa idea di deontologia professionale? È la conferma di quanto sia urgente approvare la Risoluzione sull’obbligo di rotazione degli opinionisti proposta dal presidente della Vigilanza Barachini, credo che sarebbe doveroso dare il via libera già prima di Pasqua. Che ne pensano di quelle parole l’Ordine del Giornalisti, la Fnsi, l’Usigrai, l’Agcom, il Cda e l’Ad Rai? Come risponderebbe ad una dichiarazione del genere un maestro del giornalismo italiano come Bruno Tucci, che proprio la settimana prossima presenterà il libro con la sua esperienza nella storia della stampa italiana”
E il Segretario Anzaldi prosegue: ” Ancora una volta, parlando in un’intervista, la conduttrice di #Cartabianca aiuta a fare luce sul tipo di giornalismo che viene proposto dalla tv pubblica: dieci giorni fa aveva rivelato l’esistenza del “mercato degli opinionisti”, commentatori pagati per recitare una parte preconfezionata nel talk show; oggi scopriamo che per Berlinguer il giornalismo può essere solo fazioso. Dichiarazioni gravi, come grave è la confessione secondo cui “il giornalismo condiziona sempre il racconto che fa”: insomma, la decisione di affidare proprio a Orsini e non ad altri una sorta di controcanto sulla guerra in Ucraina, con le sue espressioni trash, è una precisa scelta editoriale“.
Il Deputato di Italia Viva entra anche nel vivo della diatriba tra Franco Di Mare e Bianca Berlinguer: “Imbarazzante anche il quadro che la conduttrice rivela sulla situazione in Rai: da un anno e mezzo non parla con il direttore della sua rete perché ‘hanno litigato’. Ma è la Rai o l’asilo? Davvero in un’azienda con decine di direttori, vice direttori, capi struttura, una conduttrice non parla con i suoi superiori perché si sente offesa? Allora che li paghiamo a fare tutti questi dirigenti? Purtroppo emerge un’azienda totalmente allo sbando: pagano gli italiani con quasi 2 miliardi di euro di canone all’anno”.