Anzaldi: “Rai ha già deciso che le elezioni sono limitate a Letta-Meloni?”

Meloni Letta
Giorgia Meloni ed Enrico Letta

di Marco Zonetti 🖋️

Michele Anzaldi (Iv), Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, torna nuovamente sulla vicenda del duello televisivo tra Enrico Letta (Pd) e Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), confronto previsto a Porta a Porta il 22 settembre, e che esclude Carlo Calenda (Terzo Polo) e Giuseppe Conte (M5s).

Scrive l’On. Anzaldi sui suoi profili social: “Premetto che non mi sono ricandidato e che il mio impegno istituzionale termina il 25 settembre con la fine della legislatura. Se posso dare un suggerimento, in vista dell’importante riunione di domani dell’Agcom che deciderà sul rispetto della Par Condicio in riferimento al confronto tv in Rai, consiglierei ai responsabili comunicazione dei partiti di richiedere dei pareri giuridici indipendenti, perché il collegio dell’Agcom che deciderà sulla questione non è formato da professori di diritto. In alcuni casi ci sono anche stimati ex colleghi parlamentari, con i quali ho lavorato proficuamente in commissione di Vigilanza, che pur esperti della materia non possono certamente avere le stesse conoscenze di un giurista specializzato nel settore”.

E precisa: “La questione sul confronto tv che deve riguardare tutte le coalizioni in campo deriva da un dato sostanziale: in Italia di fatto non c’è più il bipolarismo da 14 anni. L’ultima elezione con due poli è stata quella del 2008, con lo scontro tra il centrosinistra di Veltroni e il centrodestra di Berlusconi. Come può pensare la Rai di inventare un bipolarismo inesistente per compiacere la volontà di Giorgia Meloni ed Enrico Letta di tenere un confronto di comodo a 2, a tre giorni dal voto, finalizzato solo a rafforzare le loro posizioni all’interno dei rispettivi partiti e coalizioni? La legge sulla Par Condicio è chiara: vanno garantite pari condizioni ed impedite situazioni di vantaggio o svantaggio per determinate forze politiche. Non a caso la trasmissione di Bruno Vespa nel periodo elettorale viene ricondotta sotto la diretta responsabilità del direttore del Tg1, Monica Maggioni“.

E ancora: “Nelle ultime due tornate elettorali abbiamo avuto risultati con 4 poli nel 2013 (centrosinistra, centrodestra, Movimento 5 stelle, Scelta Civica di Monti) e con 3 poli nel 2018 (centrosinistra, centrodestra, Movimento 5 stelle): perché ora bisognerebbe tornare ad una rappresentazione bipolare prima ancora che ci sia l’esito del voto? Lo decide la Rai come finiscono le elezioni? Le coalizioni in campo con rappresentanza parlamentare sono 4, se la Rai vuole un confronto tra i leader deve invitare tutte e 4 queste coalizioni: destra, sinistra, Terzo polo, M5s“.