Anzaldi: “Tg2 favorisce Centrodestra. Quasi ignorato il Terzo Polo”

Matteo Renzi e Carlo Calenda, co-fondatori del Terzo Polo
Matteo Renzi e Carlo Calenda, co-fondatori del Terzo Polo

di Marco Zonetti 🖋️

Mentre continua a persistere il silenzio da parte del diretto interessato e della Rai sulla possibile candidatura del Direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano nelle file di Fratelli d’Italia, il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv) torna a lamentare favoritismi da parte del notiziario della Seconda Rete nei confronti della coalizione di Centrodestra, della quale ovviamente è parte integrante il partito di Giorgia Meloni.

“Nel giorno in cui l’Agcom con una delibera richiama tutte le emittenti al rigoroso rispetto della Par Condicio” scrive l’On. Anzaldi sui suoi profili social, “al Tg2 delle 20.30 va in onda una smaccata violazione della legge: solo 40 secondi alla notizia politica del giorno, la nascita della lista Terzo Polo di Renzi e Calenda, ma ben 2 servizi da 2 minuti e mezzo al centrodestra, uno per Lega e Fi e uno per Fratelli d’Italia. Perché il centrodestra, che è un’unica coalizione, ha un simile trattamento di favore? Perché i diversi poli non hanno lo stesso spazio? È questo il modo in cui l’Authority fa rispettare la legge? Quando arrivano le sanzioni? Dobbiamo presentare l’ennesimo esposto e attendere risposte forse dopo le elezioni?”.

Poi, sul caso Sangiuliano-Fdi, il Deputato prosegue: “È normale che un direttore in predicato di presentarsi alle elezioni, stando alle notizie riportate da giorni sui quotidiani (oggi sul Corriere) e non smentite, continui indisturbato a dirigere un tg pubblico, favorendo in maniera evidente il partito con il quale starebbe per candidarsi? Questo è servizio pubblico pagato con il canone di tutti i cittadini? Palazzo Chigi e il Governo, che hanno la responsabilità della nomina di questo amministratore delegato, possono rimanere inermi e in silenzio di fronte a tante ripetute violazioni e a una tale umiliazione dell’autonomia dell’informazione Rai? Il Cda, che ha la responsabilità per legge di tutelare il pluralismo e la correttezza dell’informazione, può continuare a fare finta di niente?“.

Finora l’unico Consigliere di Amministrazione Rai ad aver chiesto più volte all’Amministratore Delegato Carlo Fuortes e all’azienda di fare chiarezza sulle voci relative alla candidatura di Sangiuliano alle prossime elezioni è stato quello in quota Dipendenti Riccardo Laganà. Da parte degli altri perdura invece il silenzio più assoluto.

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