di Marco Zonetti 🖋️
Mercoledì nero per la Rai nell’àmbito dell’approfondimento e dell’informazione. In seconda serata su Rai2, Restart condotto da Annalisa Bruchi – alla guida del suo ennesimo programma con titolo anglofono e ascolti esangui, e tuttavia riconfermato pedissequamente – ha totalizzato solo l’1.99% di share con 252.000 spettatori. Non è andata molto meglio all’icona della politica in Tv, ovvero Bruno Vespa che con il suo Porta a Porta – su Rai1 sempre in seconda serata – si è fermato a una media di 514.000 spettatori con il 5.45% di share. Numeri sconfortanti sull’Ammiraglia Rai.
Come se non bastasse, in access prime time, la Direttrice del Tg3 Simona Sala, fresca di messa in piega frisé, è andata ancora una volta ospite della concorrenza, ovvero di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. In omaggio alla gender equality, prevedendo già strali per il commento sessista, ci aggiungiamo che l’acconciatura della Direttrice (o Direttora? O Direttore? Come preferirà essere apostrofata visto che nel suo notiziario si usa finanche lo svarione politically correct “Guardasigilla”?) era in perfetta sintonia con il total black di Andrea Scanzi – mise e cachet nero sui capelli.
A parte i riferimenti tricologici, l’ospitata della Sala nel programma di punta di La7 andava in onda contro il povero collega Direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano e il suo Tg2 Post, altra nota alquanto dolente per l’Auditel della Seconda Rete. Ci chiediamo se tutto ciò sia lecito, e se Sangiuliano non debba giustamente offrire le proprie rimostranze a chi di dovere.
Già, ma chi dovrebbe essere “di dovere”, visto che nella fase transitoria che precede l’avviamento delle superdiscutibili Superdirezioni di Genere, a Viale Mazzini non si capisce più nulla e l’Ad Carlo Fuortes paradossalmente sembra intendersene assai poco di Tv? L’imminente arrivo di Mario Orfeo a capo della Superdirezione Approfondimento porterà un po’ di ordine? Speriamo.