Di Marco Zonetti
Gli ascolti Tv e i dati Auditel di domenica 26 settembre, in prima serata, ha visto come sappiamo il flop della seconda puntata di Da grande con Alessandro Cattelan su Rai1, che si è fermato al 12.0% di share con 2.196.000 individui all’ascolto (meno dell’esordio sette giorni fa), e il risultato deludente di Controcorrente presentato da Veronica Gentili su Rete4, che ha totalizzato solo il 3.7% di share con 696.000 spettatori. I lanciatissimi Cattelan (41 anni) e Gentili (39 anni) possono dirsi relativamente giovani rispetto alla media dei loro colleghi conduttori sia nell’entertainment sia nell’approfondimento, ed entrambi sono stati collocati nelle rispettive fasce orarie e alla guida dei loro rispettivi programmi per “svecchiare” il pubblico tradizionale delle reti che li ospitano. E invece, analizzando i dati nel dettaglio, scopriamo che – per parafrasare il titolo di un celebre film – Cattelan e Gentili non sono affatto “conduttori per giovani”. Anzi.
Vediamo i dati. Partiamo da Da grande, la cui percentuale di share sugli individui 25-54enni, il target commerciale più appetibile per gli sponsor, è impietosa: solo il 9.9% contro il 18.4% di Scherzi a parte. L’età media di chi ha seguito Cattelan domenica sera, 26 settembre, è infatti sui 60 anni (59.8) a differenza della media di 53.3 anni di Scherzi a Parte. E se entriamo nel particolare, vediamo che nella fascia anagrafica 15-24 anni lo share di Da grande è dell’11.9%, tra i 25-34enni scende invece al 10.3% e al 9.3% tra i 35-44enni (per paradosso la fascia di età di Cattelan). Tra i 45-54enni si assesta al 10%, tra i 55-64enni al 12%, e al 19.2% tra gli ultra65enni. La seconda puntata di Da grande è piaciuta di più alle donne (63.4%) e assai poco agli uomini (36.6%), come già era accaduto con l’esordio del programma secondo l’analisi di Massimo Scaglioni sul Corriere della Sera.
Il fatto che Cattelan fosse stato indicato dall’ex Ad Rai Fabrizio Salini come conduttore del Festival di Sanremo 2020 per attirare il pubblico giovane, alla luce di questi dati, acquista un connotato interessante, visto poi il grande successo tra i giovani riscontrato in quell’edizione da Amadeus e Fiorello, ai quali l’allora Direttrice di Rai1 Teresa De Santis s’impuntò per affidare la conduzione. Come sarebbe andata invece con Cattelan al timone della kermesse? Non lo sapremo mai. O forse sì, se in futuro a qualcuno dovesse venire in mente di affidarglielo.
Quanto a Controcorrente condotto da Veronica Gentili su Rete4, l’età media di chi ha seguito il talk di approfondimento della lanciatissima giornalista e conduttrice domenica 26 settembre 2021 è stata di 64.3 anni, la più alta di tutti i programmi in prime time quella sera. Più di Atlantide su La7 (61.7 anni), del film di Rai3 (62.1 anni), dei telefilm di Rai2 (60.6 anni) e del film di Italia 1 (48.7 anni). Ma il dato più clamoroso è quello che riguarda la fascia degli individui 25-54 enni, ribadiamo il target commerciale più appetibile per la raccolta pubblicitaria, nell’ambito della quale la Gentili ottiene solo l’1.9% di share.
Se il dato migliore sul target commerciale se lo aggiudica Scherzi a parte (18.4%), quello di Controcorrente è il peggiore della serata anche dopo il film sul Nove Pearl Harbor (2.2) e Master Chef Italia su Tv8 (4.1). Chi si aspettava che la Gentili spopolasse tra i suoi coetanei maschi 30-40enni deve dunque ricredersi, visto che in quella fascia ottiene solo il 2.3%. E ancor meno per quanto riguarda la fascia dei maschi 45-54enni, tra i quali la conduttrice racimola solo l’1.8% di share. La fascia anagrafica che, sorprendentemente, apprezza di più la Gentili è invece quella degli over 65 (5.8% degli uomini e 5.9% delle donne).