di Marco Zonetti 🖋️
Gli ascolti Tv e i dati Auditel di lunedì 14 marzo 2022 vedono, ancora una volta, Presa Diretta condotto da Riccardo Iacona su Rai3 dedicare una puntata alla guerra in Ucraina, piazzandosi nuovamente fra i primi tre programmi più visti della serata, in questo caso dopo la fiction di Rai1 Vostro Onore con Stefano Accorsi, fermatasi al 15.49% con 3.262.000 spettatori e la finale del Grande Fratello Vip 6 che ha visto trionfare Jessica Selassié e che ha vinto la serata con 3.659.000 spettatori e il 26.06%.
Il servizio pubblico di Iacona sulla Terza Rete, che si è spostato ancor più a Oriente rispetto al teatro di guerra sviscerando i rapporti della Cina con la Russia e con l’Italia, rapporti che assumono sfaccettature tutte nuove con lo scoppio della crisi ucraina, ha totalizzato il 7.8% di share con 1.718.000 spettatori, entrando per l’ennesima volta nella top tre del lunedì sera.
Battuto nuovamente Quarta Repubblica di Nicola Porro su Rete4 con il suo 5.67% e i suoi 960.000 spettatori, programma nel quale spiccavano ancora una volta le ineffabili analisi geopolitiche dell’opinionista Hoara Borselli, non iscritta all’ordine dei giornalisti e malgrado ciò divenuta autentica tuttologa del momento passando con nonchalance dalle nozioni di psicologia dell’età evolutiva ai tempi di Bibbiano, alle perle di economia internazionale sulla Brexit, ai precetti d’immunologia ed epidemiologia durante l’emergenza Covid, per poi assurgere in queste settimane a dispensatrice di imprescindibili pareri relativi alla guerra russo-ucraina. Purtroppo per gli approfondimenti polemologici di Hoara e per Quarta Repubblica, i telespettatori hanno tuttavia evidentemente preferito – e non è certo la prima volta – Presa Diretta su Rai3.
Frattanto su Rai1 si conferma la tendenza al ribasso delle fiction in prima serata, delineatasi dopo la partenza dell’ex responsabile Eleonora Tinny Andreatta; un abbandono assai controproducente per la Tv pubblica che finora aveva vissuto di rendita sulle serie volute dalla ex funzionaria ora felicemente insediata a Netflix e che senz’altro la Rai non ha fatto nulla per trattenere in azienda. Un errore della cui gravità a Viale Mazzini si stanno rendendo conto solo ora.