di Marco Zonetti
Quelli che… cambia giorno ma è sempre flop, oh yes! Sembra il ritornello di una canzone del compianto Enzo Jannacci, e invece è la tragica analisi dell’insuccesso del programma di Rai2 condotto da Luca Bizzarri, Mia Ceran e Paolo Kessisoglu. Traslocato dallo storico slot pomeridiano domenicale, Quelli che il calcio è passato quest’anno al lunedì sera (con il titolo di Quelli che il lunedì), ma visto il flop di ascolti è stato spostato ulteriormente al giovedì in prime time. Niente da fare: il responso Auditel è stato comunque impietoso: 2.7% di share con soli 563.000 spettatori.
Un autentico disastro in prima serata per un programma che vanta un nutrito cast, del quale ben otto personaggi appartengono alla scuderia di Beppe Caschetto, in barba a qualunque risoluzione sullo strapotere degli agenti televisivi, e pertanto finito nel mirino del Consigliere in quota Dipendenti Riccardo Laganà e del Segretario della Vigilanza Michele Anzaldi. Ovvero i tre conduttori Ceran, Bizzarri e Kessisoglu, quindi Brenda Lodigiani, Enrico Lucci, Melissa Greta Marchetto (reduce addirittura da tre programmi Rai nel giro di pochi mesi), Ubaldo Pantani, Federico Russo, tutti della Itc 2000 di Caschetto.
A parte questo, un disastro che va a sommarsi a quello recentissimo di un altro programma della prima serata di Rai2, Vorrei essere un mago, finito all’1.9% di share e spostato alla chetichella al pomeriggio con risultati analoghi, mentre anche la trasmissione di punta della rete alla quale era ispirato, Il Collegio, quest’anno stenta a decollare in prime time. A conti fatti, a salvare la baracca di Rai2 è rimasto lo storico I Fatti Vostri di Michele Guardì, quest’anno condotto da Salvo Sottile affiancato da Anna Falchi.
Considerando che, come segnalava Dagospia, la Rai2 diretta da Ludovico Di Meo (ancora per poco, perché in partenza per San Marino) è finita nel mirino dell’Ad Rai Carlo Fuortes, intenzionato a chiudere ben 14 programmi per scarsi risultati in rapporto ai costi, vedremo se anche Quelli che… finirà sotto la mannaia. E i dati di ascolto deludenti potrebbero accelerare esponenzialmente la procedura di cancellazione. Una domanda resta: quante centinaia di migliaia di euro sono costate al contribuente tutti questi flop? Sarebbe interessante saperlo.