Ascolti Tv: Report nella top 3 dei più visti con il caso Zaia-Crisanti

Un frammento di Report, condotto da Sigfrido Ranucci su Rai3, di lunedì 2 gennaio 2022
Un frammento di Report di lunedì 2 gennaio 2023, condotto da Sigfrido Ranucci su Rai3

di Marco Zonetti

Gli ascolti Tv e i dati Auditel di lunedì 2 gennaio 2023 vedono, in prima serata su Rai3, una nuova puntata di Report, programma d’inchiesta di Rai3 condotto da Sigfrido Ranucci. Particolarmente ricco il menu degli argomenti, fra i quali spiccava un approfondimento a cura di Paolo Mondani con la collaborazione di Roberto Persia dedicato alle stragi del 1992 e del 1993 in Italia. Carneficine messe a punto da un sistema nebuloso riguardo al quale emergono dettagli sempre più inquietanti e al cui interno, come già sviscerato dalla trasmissione di Rai3, operavano uomini della destra eversiva, massoni, uomini dello Stato e mafiosi.

Oltre quindi a una disamina di Lucia Paternesi sui successi educativi e scolastici della Finlandia, nella puntata di ieri sera Report si è anche occupato del Covid in Veneto con un reportage dal titolo La grande truffa, realizzato da Danilo Procaccianti con la collaborazione di Andrea Tornago. Un approfondimento incentrato sul disastro avvenuto nella seconda ondata della pandemia, che ha visto nella regione 1600 morti in più rispetto alla media nazionale.

Lo scorso anno Report aveva sottolineato come si fosse puntato tutto sui tamponi rapidi quale test di riferimento anche per gli operatori sanitari e per le Rsa, contrariamente alle indicazioni dell’Oms e a uno studio del professor Andrea Crisanti, eletto nel settembre scorso Senatore del Partito Democratico. Dopo l’inchiesta del programma di Ranucci e a seguito di un esposto di Crisanti, si era mossa la procura di Padova chiedendo il rinvio a giudizio di quello che, per il governatore Luca Zaia (che non è indagato), era “l’Elon Musk del Veneto”. Parliamo del dottor Roberto Rigoli che, nella gestione della seconda fase della pandemia, aveva sostanzialmente preso il posto di Crisanti quale braccio destro di Zaia.

La trasmissione di Rai3 ha quindi raccontato come i magistrati abbiano scoperto che, a giustificare appalti milionari per i tamponi rapidi, vi sarebbero state attestazioni scientifiche false. E come, nel corso delle indagini, siano spuntate anche intercettazioni di colloqui telefonici dello stesso Zaia riguardo al microbiologo Crisanti, con cui non correva buon sangue. Alla notizia delle intercettazioni di Zaia pubblicate in esclusiva da Report e rilanciate anche dal sito Dagospia, Andrea Crisanti ha lasciato il suo incarico all’università di Padova, aggiungendo di volere «essere libero di prendere ogni decisione che [lo] riguarda, visto anche che vi sono molte intercettazioni che riguardano anche altri docenti dell’Università».

E Report ieri sera, malgrado il periodo festivo, ha ottenuto lusinghieri ascolti Tv totalizzando il 7.9% di share con una media di 1.458.000 spettatori, terzo programma più visto della serata dopo il Grande Fratello Vip su Canale5 e il film in prima visione Tv Il re leone su Rai1.