di Marco Zonetti
Accantonato il terrore di un’imminente Terza Guerra Mondiale scatenato dalla notizia della presunta caduta di missili russi in suolo polacco, si può tornare a parlare dell’affair Enrico Montesano, defenestrato da Ballando con le Stelle per aver indossato, durante le prove del talent danzante condotto da Milly Carlucci, una maglietta della X Flottiglia Mas con la scritta Memento Audere Semper.
Andata in onda in diretta nazionale il sabato sera su Rai1, la clip con la maglietta incriminata è stata stigmatizzata pubblicamente il giorno successivo nelle prime sonnacchiose ore domenicali, suscitando un putiferio mediatico-istituzionale che ha portato infine la Rai a scusarsi e ad annunciare la cacciata di Montesano. Il quale a sua volta ha annunciato di adire le vie legali poiché la clip era stata vista e avallata da chi di dovere.
Nelle ore successive il caso si è gonfiato ulteriormente: si è scoperto che Montesano aveva già indossato la maglietta della discordia, immortalata in una foto pubblicata da Milly Carlucci sui suoi profili social e poi cancellata. Dopodiché, a metà settimana, ecco l’altro colpo di scena evocato dall’Ansa. La quale, “da fonti di Viale Mazzini”, apprende che, durante le prove del talent, Montesano “riferendosi esplicitamente al simbolo e al motto riportati sulla sua maglietta, ha fatto il saluto romano”. E “il tutto è contenuto in registrazioni video in possesso della Rai”, come leggiamo nel comunicato dell’agenzia di stampa. Accusa subito rispedita al mittente da Montesano e dalla ballerina Alessandra Tripoli, secondo i quali si trattava di un gesto della coreografia.
Ma chi ha effettuato quelle “registrazioni video” in sala prove dov’è ammesso solo il cast autoriale e artistico di Ballando con le Stelle? E se davvero è stato fatto ciò che leggiamo sul comunicato stampa dell’Ansa, come mai la clip con la maglietta della X Mas in bella vista è stata comunque mandata in onda in prima serata su Rai1, per giunta con l’esaltazione – pochi minuti dopo – di Montesano da parte della giuria e della conduttrice? Osservando bene la clip, inoltre, ci si accorge che nel finale viene rallentata nel preciso momento in cui Montesano volta le spalle alla telecamera mostrando la scritta Memento Audere Semper. Semplice coincidenza? Può darsi. Certo le ombre della vicenda, sottolineate anche da Pinuccio di Striscia la Notizia, non sono poche.
La stessa tempistica del caso Montesano, aggiungiamo noi, è piuttosto interessante. Il putiferio è scoppiato infatti esattamente una settimana prima dell’attesissima finale di Tú Sí Que Vales, programma di Canale5 che finora ha quasi sempre battuto Ballando negli ascolti come ha anche ricordato anche Aldo Grasso in una dura reprimenda sul Corriere rilanciata da Dagospia. Com’è ovvio, la diatriba della maglietta con rivelazione progressiva di dettagli sempre più “succosi” sta tenendo banco sui giornali e nei talk show attirando spasmodica attenzione su Ballando con le Stelle. Il che si presume calamiterà sabato prossimo molti spettatori (anche chi di solito non segue lo show di Rai1) curiosi di vedere quali strascichi vi saranno, quali giustificazioni verranno addotte e così via, distogliendo al tempo stesso l’interesse dalla finale di Tú Sí Que Vales.
Il caso Montesano, insomma, non poteva scoppiare in un momento più opportuno dal punto di vista del richiamo mediatico. Di nuovo, coincidenza? Casualità? Fatalità? “Fatalità porta fortuna”, cantava l’indimenticata Raffaella Carrà, rispettosa e incontrastata regina di quell’un tempo garbato sabato sera di Rai1 ora purtroppo trasformato in un luogo di parolacce, epiteti sessisti, liti e così via. E tutto per qualche punto in più di share, come sottolinea Aldo Grasso. Memento Auditel Semper, per utilizzare la sagace espressione dell’avvocato Lorenzo Borrè.