Budget Rai passa con approvazione risicata. Anzaldi: “Non chiedano più soldi”

rai CDA budget 2022

di Marco Zonetti 🖋️

L’Adnkronos, attraverso Veronica Marino, annuncia che il Consiglio di Amministrazione Rai ha approvato il budget 2022 con tre voti contrari su sette membri. Se contiamo che, tra i quattro favorevoli, ci sono i due vertici, ovvero l’Ad Carlo Fuortes e la Presidente Marinella Soldi, si può comprendere come tale budget non incontri entusiasmi unanimi – anzi; come il CdA sia nettamente spaccato fra Centrodestra e Centrosinistra; e come l’asse Pd-M5s abbia abbandonato la gestione firmata Draghi.

Nel dettaglio, oltre ai vertici, a votare sì sono stati la Consigliera di Forza Italia Simona Agnes e il Consigliere leghista Igor De Biasio. I voti contrari sono stati invece quelli della Consigliera Francesca Bria (Pd), del Consigliere Alessandro Di Majo (M5s) e del Consigliere in Quota Dipendenti Riccardo Laganà.

Il budget approvato conteneva il taglio alla terza edizione dei Tg regionali e dei Tg Sport e, secondo la nota aziendale (che tace strategicamente sull’approvazione risicata), “la gestione dell’esercizio 2022 prefigura un risultato in pareggio nonostante la presenza degli oneri legati ai grandi eventi sportivi – in particolare Mondiali di calcio in Qatar e Olimpiadi invernali di Pechino – e gli impatti negativi sul fronte della raccolta pubblicitaria derivanti dalla nuova normativa che regolamenta gli affollamenti”.

E ancora: “In un contesto di risorse limitate, il Budget 2022 prosegue e intensifica il percorso di razionalizzazione dei costi operativi anche attraverso un controllo rigoroso della spesa e la chiara identificazione delle priorità aziendali. La posizione finanziaria netta si mantiene su livelli di piena sostenibilità, ancorché risenta degli impatti dei rilevanti investimenti legati al processo di refarming delle frequenze televisive e dei costi dei diritti sportivi. Il Budget 2022 si pone, inoltre, l’obiettivo di intensificare il percorso di rinnovamento tecnologico e di sviluppo digitale dell’Azienda e contempla l’avvio del nuovo modello organizzativo per Generi a partire dal prossimo giugno”.

La notizia è stata commentata dal Segretario della Commissione di Vigilanza Michele Anzaldi (Iv), che ha dichiarato: “Cinque mesi fa, Fuortes denunciava 57 milioni di deficit. Recupero impossibile in così poco tempo anche se avessero inciso pesantemente sull’organico e sul perimetro. A questo punto, comunque, non hanno più bisogno delle risorse chieste in Vigilanza (110 ml. dal fondo pluralismo, aumento del canone, tassa su telefonini e tablet, azzeramento della tassa di concessione governativa ecc.)”.

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