Vice del Tg1 (nominato dall’Ad Salini) nella bufera per il simbolo fascista il 25 aprile. Anzaldi: “La colpa è dei vertici Rai”

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Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai

Sul caso del Vicedirettore di Rai1 Angelo Polimeno Bottai e del suo post pubblicato su Facebook il 25 aprile, corredato da una foto di una scheda elettorale fascista – poi rimosso per opera del social network – e con like del giornalista del Tg2 Giuseppe Malara, caso scatenato dal Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi in un’intervista a VigilanzaTv, sono quindi intervenuti i vertici Rai. L’Ad Fabrizio Salini ha chiesto di avviare un’istruttoria urgente sul post di Polimeno Bottai definendone i contenuti: ”Commenti e osservazioni su un periodo storico su cui non è consentito alcun equivoco. La Rai esprime condanna, indignazione e distanza per interpretazioni storiche completamente estranee allo spirito del Servizio Pubblico”.

Michele Anzaldi ha quindi replicato alla dichiarazione di Salini con un severissimo post su Facebook. “Le condanne e le indignazioni postume dell’amministratore delegato Rai Salini servono a poco e anzi suonano come una beffa per gli italiani che pagano il canone, dopo la pubblicazione di un simbolo fascista, nel giorno della Festa della Liberazione il 25 aprile, sul profilo Facebook del vicedirettore del Tg1“.

E ancora: “Invece di fare comunicati stampa, Salini dica che da subito entra in vigore il Regolamento sull’uso dei social network di giornalisti e dipendenti della Rai nella forma in cui è stato approvato ormai mesi fa dalla commissione di Vigilanza. Altrimenti sono solo chiacchiere. Se si verificano episodi come quello di oggi la responsabilità è proprio dei vertici aziendali, che dopo ripetuti casi di uso distorto dei social network da parte dei dipendenti Rai non hanno fatto nulla, pur avendo ricevuto un’indicazione chiara dal Parlamento”.

Quanto all’autore del post, fu lo stesso Salini, assieme al Direttore del Tg1 Giuseppe Carboni a nominare Vicedirettore del Notiziario della Prima Rete Rai Angelo Polimeno, che ha aggiunto il cognome Bottai solo nel 2018 con le elezioni politiche che portarono la destra sovranista a occupare la Rai. Il giornalista è nipote di Giuseppe Bottai, ex gerarca fascista che durante il Ventennio fu ministro delle Corporazioni e dell’Educazione nazionale, nonché governatore di Addis Abeba, e che infine mise in minoranza Mussolini il 25 luglio 1943. Destino vuole che Bottai possa presto diventare collega di Giancarla Rondinella, moglie di quel Giuseppe Malara in forza al Tg2 che lo ha gratificato di un like. Rondinella infatti starebbe per passare da Porta a Porta al Tg1.

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