Calenda: “Italia Viva votò La Russa per avere la Vigilanza Rai”. La replica: “Falso”

Renzi Calenda Commissione di Vigilanza Rai

di Marco Zonetti

Lo scorso ottobre 2022, quando fu eletto presidente del Senato, Ignazio La Russa (Fratelli d’Italia) ringraziò anche quei senatori non appartenenti al Centrodestra che lo avevano votato, una ventina circa secondo la conta. Essendo lo scrutinio segreto, si era subito aperta la “caccia” a coloro che avevano favorito l’elezione di La Russa e i sospetti erano finiti sui senatori di Italia Viva, accusata di volere in cambio una serie di poltrone di rilievo fra le quali la presidenza della Commissione di Vigilanza Rai. Dal partito di Matteo Renzi era giunta subito la smentita, ma il dubbio era rimasto.

Dubbio sollevato nuovamente mesi dopo da Carlo Calenda, leader di Azione, che oggi sulla Stampa – in piena guerra fratricida in seno al Terzo Polo – tuona riferendosi agli alleati: “Quando votarono la Russa per avere la Vigilanza Rai, io chiusi gli occhi. Ora basta”.

All’accusa del leader di Azione, dalle file di Iv hanno prontamente ribattuto il senatore Ivan Scalfarotto e il consigliere regionale del Lazio Luciano Nobili. Scalfarotto replica: “Leggo che Calenda accuserebbe Italia Viva di aver votato La Russa per avere la vigilanza Rai. Qualcuno spieghi a Carlo che la Russa ha preso quasi venti voti in più: e anche a voler ammettere che IV abbia votato (falso!) noi siamo solo in cinque. Non a caso la vigilanza l’hanno presa i grillini. La politica è una materia difficile da capire, ma la matematica è più semplice: basta fare i conti”.

Nobili, dal canto suo, rincara: “Falso. Lo dice la matematica. E lo diceva persino Calenda. A meno che, anche su questo, non abbia cambiato idea”.

Da segnalare che, se la presidenza della Vigilanza Rai è andata a Barbara Floridia (M5s), Italia Viva se n’è aggiudicata comunque la vicepresidenza, assegnata a Maria Elena Boschi per molto tempo indicata come papabile vertice della commissione. Intanto, permane una sola certezza: nel (fu?) Terzo Polo, infuria la guerra più totale.

AGGIORNAMENTO: L’ufficio stampa di Azione ha in seguito comunicato che i virgolettati attribuiti da alcuni quotidiani a Carlo Calenda, riguardanti l’elezione del presidente del Senato, Ignazio La Russa, sono “evidentemente privi di fondamento”. Ma, come si chiedono giustamente in rete, “l’ha detto o non l’ha detto? I suddetti quotidiani “confermano o smentiscono”? Ormai, è il caso di dirlo, vale proprio tutto.