Di Marco Zonetti
C’è aria di sbando a Rai3. Abbiamo già segnalato come il Direttore in quota M5s Franco Di Mare abbia dovuto ingoiare due rospi consecutivi, il ritorno di Mauro Corona a #Cartabianca e il ritiro della querela al rapper Fedez per mancanza di alcuni requisiti – spiegazione che non ci ha convinti, come abbiamo sottolineato qui, assieme a Dagospia.
Ma non si erano ancora sopiti i sussurri sulla cancellazione dell’azione legale contro il rapper marito di Chiara Ferragni che, in serata, se ne verificava un’altra. Questa volta l’inspiegabile cancellazione del film Hammamet, annunciato da settimane in prime time venerdì 1 ottobre su Rai3 e sostituito all’ultimo momento dal film Arrivano i Prof.
Nessuna delucidazione ufficiale da parte di Rai3 sulla decisione di eliminare alla chetichella dal palinsesto il docu-film di Gianni Amelio che racconta gli ultimi sei mesi di vita di Bettino Craxi (interpretato dal pluripremiato Pierfrancesco Favino) nel suo esilio a Hammamet. Forse la prossimità con le elezioni del 3-4 ottobre? Ma la data delle consultazioni era nota da diversi mesi… possibile che chi è adibito alla compilazione dei palinsesti non ci abbia pensato per tempo? Forse il fatto che Bobo Craxi, figlio di Bettino, sia candidato al Comune di Roma come capolista del Psi che sostiene Roberto Gualtieri? Di nuovo… se questo è il motivo e sarebbe già paradossale, perché non controllare prima evitando un disservizio ai telespettatori che pagano il canone?
Intanto lo stesso Bobo, su Twitter, ha replicato senza mezzi termini alla bizzarra decisione della Terza Rete: “Rai 3 aveva annunciato la proiezione di Hammamet. Hanno rinunciato alla proiezione, paura persino di uno sceneggiato”. Per poi prendersela direttamente con il ‘dottor Franco Di Mare’: “Il direttore di Rai 3, grillino, pensa di essere il direttore dell’Eiar”. E ancora: ” Lei sa che la censura è una prassi da regime sovietico e franchista?”.
Bobo Craxi ha poi annunciato l’intento di rivolgersi alla Commissione di Vigilanza Rai per capire le ragioni di questa censura. E nel caso in cui Di Mare dovesse essere nuovamente audito dalla Bicamerale, non mancherà ovviamente la domanda sul mistero del ritiro della querela a Fedez, caso istituzionalmente sollevato dal Deputato Federico Mollicone di Fratelli d’Italia.
Che, all’Adnkronos, parla di grave danno d’immagine al Servizio Pubblico arrecato dalle accuse rivolte dal rapper all’azienda, chiamando direttamente in causa il Presidente della Vigilanza Alberto Barachini. Al quale, il deputato Mollicone chiede quali azioni intenda intraprendere “per difendere l’onorabilità della Commissione oltraggiata dai tre pagliacci” – ovvero le tre emoticon inviate da Fedez alla Vigilanza Rai a commento della lettera che gli annunciava i motivi per cui non poteva essere audito come il cantante aveva chiesto.
Non c’è che dire, Franco Di Mare non fa in tempo a risolvere un problema… che poi gliene restano mille.