Caso Dzhambazki, Sandro Gozi: “Il Tg2 ha edulcorato l’accaduto”

Sandro Gozi

di Marco Zonetti 🖋️

Infuria sulla stampa il resoconto di quanto avvenuto ieri, mercoledì 16 febbraio, in sessione plenaria all’Europarlamento, dove il deputato bulgaro Angel Dzhambazki ha prima insultato il collega italiano Sandro Gozi, per poi lasciare l’aula facendo il saluto romano, gesto poi stigmatizzato duramente dalla Presidente Roberta Metsola, che ha annunciato sanzioni per il responsabile. Essendo la ricostruzione dei giornali e delle Tv non chiarissima, ed essendovi versioni contrastanti, abbiamo chiesto delucidazioni alla parte lesa, ovvero il segretario generale del Partito Democratico Europeo Gozi.

Onorevole Gozi, dalle ricostruzioni della stampa, la dinamica di quanto è avvenuto non è sufficientemente chiara. Come sono andate le cose per la precisione?

“Molto semplice: Angel Dzhambazki ha dapprima insultato una mia collega polacca e poi me rivolgendomi il dito medio mentre ero di spalle – come mi hanno riferito diversi miei colleghi – soltanto perché alla sua affermazione: “Io sono per la Nazione”, abbiamo replicato: “Noi siamo per l’Europa”. Richiamato quindi dalla collega Pina Picierno che presiedeva la sessione, l’eurodeputato bulgaro ha pensato bene di rincarare la dose, congedandosi con il saluto fascista“.

Il suo collega Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, ha fatto notare come, malgrado la presenza di foto e video, per il Tg2 in quota Centrodestra il gesto di Dzhambazki e gli insulti a lei rivolti siano stati solo presunti, declinando tutto al condizionale…

“Sì, esatto, il Tg2 ha edulcorato l’accaduto. E per giunta un’informazione corretta come imporrebbe il Servizio Pubblico avrebbe voluto che il notiziario si fosse ricordato che l’ECR, il Partito dei Conservatori e Riformisti Europei di cui è membro Dzhambaski, è presieduto da Giorgia Meloni. Elemento quest’ultimo, sul quale il notiziario della Seconda Rete ha di fatto sorvolato”.

Ci permettiamo di aggiungere un nostro commento personale alle parole dell’Onorevole Gozi, sottolineando come il fatto che Meloni sia a capo dell’ECR sia enfatizzato dall’informazione di area quando si vuole lasciarne intendere la caratura di statista, e come sia invece tralasciato in un caso come questo quando, per le “prodezze” – chiamiamole così – di un suo esponente, ricordarlo risulta non lusinghiero…

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