Caso Gedi-Sole 24 Ore: Pd, Rossi e neo Presidente toscano Giani preoccupati

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Il gruppo editoriale Gedi, di proprietà di Fiat Chrysler Automobiles presieduto da John Elkannsarebbe intenzionato a scalare il Sole 24 Ore.  Da aggiungere ai quotidiani nazionali RepubblicaStampa e Secolo XIX oltre a un’importante quota di quotidiani locali già in suo possesso.

Le indiscrezioni al riguardo hanno fatto drizzare le antenne al Segretario della Commissione di Vigilanza Rai nonché Deputato di Italia Viva Michele Anzaldi. Che su Facebook ha auspicato l’intervento del Sottosegretario all’Editoria Andrea Martella, paventando la minaccia al pluralismo e ai posti di lavoro.

I timori dei parlamentari reggiani dem

Ai timori dell’On. Anzaldi si sono aggiunti quelli dei parlamentari reggiani del Pd, Graziano Delrio, Antonella Incerti, Vanna Iori e Andrea Rossi.

“È con grande preoccupazione che guardiamo alla trattativa in atto per la vendita di quattro giornali del Gruppo Gedi: il Tirreno, la Gazzetta di Modena, la Gazzetta di Reggio e la Nuova Ferrara. Si tratta di giornali ex Finegil che, da decenni, rappresentano un punto di riferimento per le comunità locali e intrattengono con queste ultime un rapporto di dialogo profondo, contribuendo al benessere complessivo e alla diffusione della cultura generale”.

“Non si tratta di semplici aziende o di prodotti industriali classici, ma di quotidiani profondamente radicati nella società, che garantiscono una informazione plurale e di qualità.

È con difficoltà, quindi, che si può restare immobili di fronte a delle scelte che, seppure legittime da un punto di vista del libero mercato, rischiano di compromettere il futuro di lavoratori e lettori. Con un impatto non positivo sulla vita quotidiana dei cittadini e in chi cerca in un quotidiano locale un legame con il territorio.

Inoltre, questi luoghi del Nord Italia, che da sempre hanno un rapporto con la lettura molto stretto, rappresentano dei bacini importanti di opinione pubblica che meritano pieno protagonismo. A tal fine interrogheremo il governo per domandare la piena attenzione su una vicenda che può avere risvolti importanti per l’Emilia-Romagna e la Toscana e, senz’altro, dei riverberi nazionali“.

L’intervento di Enrico Rossi ed Eugenio Giani

Sulla vicenda si sono espressi anche il governatore toscano uscente Enrico Rossi e quello in attesa di proclamazione Eugenio Giani.

Vogliamo seguire con attenzione l’evolversi della trattativa, assicurando tutto il supporto necessario laddove in gioco ci fossero posti di lavoro. Lo faremo a difesa del pluralismo dell’informazione e di una testata storica come è per la Toscana quella del Tirreno”.

Rossi e Giani esprimono solidarietà ai giornalisti del Tirreno che hanno proclamato sciopero e consegnato al Cdr, l’organo di rappresentanza sindacale interno, un pacchetto di altri atri dieci giorni. ‘

Anche Rossi e Giani si sono detti preoccupati per la possibile minaccia al pluralismo, dichiarando:

“Oltre al rischio di perdere posti di lavoro, va assolutamente scongiurato il pericolo di un impoverimento dell’informazione locale”.

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