Caso Open-Renzi, Anzaldi: “Ennesima pagina nera dell’informazione Rai”

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“Il caso Open è l’ennesima pagina nera dell’informazione Rai” dichiara l’On. Michele Anzaldi, sottolineando l’accanimento dei Tg pubblici nel 2019 contro Matteo Renzi e Italia Viva

Caso Open-Renzi: la Corte di Cassazione ha accolto i ricorsi dell’imprenditore Marco Carrai, del finanziere Davide Serra e della sua società Algebris. Il tutto relativamente al sequestro di documenti e pc nell’ambito dell’indagine sulla Fondazione Open per illecito finanziamento ai partiti. Il provvedimento del tribunale del riesame di Firenze emesso il 19 dicembre 2019 è stato insomma annullato. 

La vicenda occupò per molti giorni le prime pagine dei giornali e i servizi principali dei notiziari. Ragione che ha indotto a intervenire il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai nonché Deputato di Italia Viva Michele Anzaldi.

Caso Open ennesima pagina nera dell’informazione Rai

Che oggi è tornato sull’argomento pubblicando un video su Facebook in cui mette a confronto il risalto dato dai Tg Rai alla notizia dell’avvio dell’inchiesta l’anno scorso e quello di questi giorni all’annuncio della decisione della Cassazione di smontare la stessa indagine.

Il caso Open” scrive l’On. Anzaldi, “rappresenta l’ennesima pagina nera dell’informazione Rai. Un anno fa Tg1, Tg2 e Tg3 dedicarono per giorni titoli, servizi, approfondimenti politici e giudiziari alle indagini della Procura di Firenze sulla Fondazione Open. Le perquisizioni spettacolo all’alba nei confronti di cittadini incensurati e nemmeno indagati, i sequestri di telefonini e tablet.

“Oggi la Cassazione ha riconosciuto che quel modo di procedere era illegittimo, che l’inchiesta è viziata da limitazioni della libertà personale che hanno superato il consentito. E i tg Rai cosa fanno? Nulla. Nessun servizio, nessun titolo, nessun approfondimento, neanche uno minimo spazio per dare notizia della sentenza della Cassazione e spiegarne le conseguenze processuali”.

Perché i soldi degli italiani devono finanziare tale disservizio pubblico?

“Gli unici spazi dedicati a questa notizia” prosegue il Segretario della Vigilanza Rai, “sono stati dati nei servizi politici, sottraendo tempo alla campagna elettorale di Italia Viva e riportando solo alcuni stralci delle dichiarazioni di Matteo Renzi. Come se la Cassazione non sia una notizia in sé ma un commento di una parte politica dentro al pastone. Perché i cittadini devono pagare il canone per una disinformazione del genere? Perché i soldi degli italiani devono finanziare un tale disservizio pubblico?