Caso Tg2-Salvini, Anzaldi: “Ad Rai ha il dovere di chiarire”

Matteo Salvini Processo Open Arms Tg2

Il Segretario della Vigilanza Rai: “Chiarire anche su convalescenza del direttore Sangiuliano”

Il caso della gaffe del Tg2 sul salvataggio di Matteo Salvini al Senato riguardo alla vicenda Open Arms non si è ancora sopito. Dopo aver presentato un’interrogazione al Presidente della Rai Foa e all’Ad Salini, il Segretario della Commissione di Vigilanza Michele Anzaldi torna sull’argomento.

Discredito sull’informazione pubblica

“L’amministratore delegato Rai Salini” scrive l’On. Anzaldi su Facebook, “ha il dovere di dare pubbliche spiegazioni sul caso della fake news trasmessa dal Tg2 giovedì 30 luglio. Per rispetto innanzitutto ai tanti giornalisti seri che lavorano in Rai, visto che quell’incredibile episodio da giorni alimenta non soltanto gli interrogativi degli utenti. Ma anche inevitabile discredito sull’informazione pubblica”.

Molti punti ancora oscuri

“A tre giorni da quel gravissimo errore”, prosegue Anzaldi, “molti punti restano oscuri. Dal numero di persone che stavano vigilando su quell’edizione, come ho chiesto ufficialmente in un’interrogazione, al caso del direttore che ha tirato in ballo la sua convalescenza a seguito di un intervento chirurgico.

Responsabilità del direttore del Tg2

“A prescindere dal fatto che la responsabilità del direttore c’è sempre, che lui sia materialmente presente o meno in redazione (e sottolineature del genere sono umilianti innanzitutto per la redazione). Ma Sangiuliano ha dichiarato che giovedì non era in ufficio perché in convalescenza. Solo due giorni prima, però, martedì 28 luglio era non soltanto in Rai, bensì anche in video ospite di Tg2 Post per la puntata con l’esponente della Lega Lorenzo Fontana.

“Due giorni dopo il grave errore del 30 luglio, invece, Sangiuliano era alla festa della Lega a Milano Marittima per intervistare Salvini, sabato 1 agosto.

Giornalista autrice dello scivolone recidiva

L’On. Anzaldi esprime quindi il massimo rispetto per una questione di salute, “nella quale peraltro nessuno sarebbe entrato se a tirarla in ballo non fosse stato il diretto interessato”. E tuttavia si pone un interrogativo. Come si possa “stare in convalescenza il giovedì, per un intervento sanitario che risalirebbe alla settimana precedente, se due giorni prima e due giorni dopo si è regolarmente a lavoro.”

Quindi conclude: “Non che la cosa cambi la gravità di ciò che è successo, visto peraltro che la giornalista autrice dello scivolone – Maria Antonietta Spadorcia, ndr – è stata pluripromossa proprio da Sangiuliano e già in passato è stata protagonista di altri casi simili, però è giusto che gli italiani che pagano il canone non vengano presi in giro, e una spiegazione ufficiale potrebbe subito fugare tutti i dubbi”.

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