di Marco Zonetti 🖋️
O troppo o niente. Durante la corsa all’elezione del Presidente della Repubblica, la Rai – in primis Rai1 – occupava militarmente tutto lo spazio pomeridiano per maratone incentrate perlopiù su discorsi a vuoto ottenendo ascolti esangui. Ieri invece, venerdì 11 febbraio 2022, per la conferenza stampa del Presidente del Consiglio Mario Draghi su Superbonus e Giustizia la Tv di Stato pagata dal canone non ha previsto alcunché, e chi fosse stato interessato si è dovuto rivolgere alla concorrenza.
Ah, che differenza dai tempi in cui, durante il Governo giallo-rosso, l’allora Premier Giuseppe Conte annunciava le dirette con la suspense di una nomination del Grande Fratello, ritardando come ogni star che si rispetti e, nelle coreografie orchestrate da Rocco Casalino, faceva interrompere i programmi Rai in onda e talvolta il Tg1 in quota M5s, per divulgare i suoi DPCM.
Il Segretario della Commissione di Vigilanza Michele Anzaldi (Iv) ha twittato al riguardo: “Conferenza stampa del presidente Draghi su Giustizia e Superbonus: nessuna diretta sui canali generalisti Rai come era sempre stato fatto invece con Conte. Cittadini costretti a seguire il premier su La7. Perché allora non pagare il canone direttamente alla tv commerciale?“.