Conte contro Renzi. Anzaldi (Iv) scrive a Procura di Roma

Michele Anzaldi, Deputato di Italia Viva e Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, torna sul caso del presunto “hackeraggio” alla pagina Facebook del Presidente del Consiglio Conte, dalla quale è partita una “storia” denigratoria nei confronti di Matteo Renzi, poi rimossa. La giustificazione di Palazzo Chigi, per l’appunto, è stata quella di una violazione della sicurezza nel profilo di Conte (violazione che Facebook ha smentito, per giunta).

Analogie fra caso Renzi e caso Mattarella

“Il presunto attacco hacker denunciato in questi giorni da Palazzo Chigi” dichiara l’On. Anzaldi, “a seguito della comparsa di contenuti denigratori contro l’ex presidente del Consiglio e senatore Matteo Renzi sulla pagina Facebook personale del presidente del Consiglio in carica, Giuseppe Conte, ha fatto emergere inquietanti legami tra quanto accaduto oggi e la campagna di odio che a maggio 2018 fu scatenata attraverso i social contro il Presidente della Repubblica Mattarella, addirittura con la sollevazione di un inesistente impeachment“.

Michele Anzaldi scrive alla Procura di Roma

Vicenda che finì all’attenzione della Procura di Roma, attività della quale l’On. Anzaldi si premura di definire “molto importante per fare luce su strategie di aggressione e campagne d’odio contro cariche istituzionali ed esponenti politici, una piaga che da alcuni anni intossica in modo grave la democrazia del nostro Paese”.

“Vista la presenza di procedimenti d’indagine presso la Procura”, Michele Anzaldi ha scritto tutto ciò di cui sopra al Procuratore Capo di Roma Michele Prestipino, in una lettera contenente anche copia dell’interrogazione al Viminale presentata sul caso della pagina denigratoria contro Renzi comparsa sul profilo personale del presidente del Consiglio. L’On. renziano ha inoltrato anche l’interrogazione alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, da lui depositata alla Camera, qualora possa contenere elementi utili alle attività della Procura di Roma.

Assalti squadristi via social

“Stando a notizie di stampa, dietro alla pagina denigratoria contro Renzi” – illustra ancora l’On. Anzaldi – “vi sarebbero collegamenti con il sito Informazionevera.it, che la Procura nel 2018 indico tra i siti promotori dell’assalto squadrista sui social contro il Capo dello Stato. Se ciò fosse confermato, ci troveremmo di fronte ad un caso molto grave: metodi e strumenti di propalazione dell’odio attraverso i social network sarebbero arrivati addirittura dentro al profilo ufficiale del presidente del Consiglio, non sappiamo se per una manomissione o per errori commessi da chi ha le credenziali di accesso al profilo”.

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