Conte critica il nuovo Ad Rai per l’assenza di donne. Anzaldi: “Lui nominò due uomini”

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Marcello Foa, Fabrizio Salini e Giuseppe Conte

Di Marco Zonetti

Anche Giuseppe Conte, ex Presidente del Consiglio, e attualmente intento a ricostruirsi la nuova immagine di leader del M5s, è entrato nella questione delle nomine Rai – tutte maschili – formalizzate dal nuovo Ad Carlo Fuortes. “Da privato cittadino prima che leader di una forza politica” – ha dichiarato – “sono rimasto sorpreso anche io che in Rai per un numero di nomine rilevanti e anche consistenti non siano state trovate delle professionalità femminili. Confido che questa sensibilità ci sia, anche in prospettiva futura.”

Gli ha risposto per le rime il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi su Facebook: “Ha proprio una bella faccia tosta Conte a parlare di nomine Rai, dopo la lottizzazione e l’occupazione selvaggia della tv pubblica durante i suoi governi (tutti ricordano le sue dirette a reti unificate che interrompevano addirittura i tg)”. E rincara: “Ma soprattutto ha davvero coraggio a parlare di donne: nel Conte 1 c’erano 13 ministri uomini e 6 donne, nel Conte 2 i ministri uomini erano 15 e 8 donne. Molto lontano dalla parità tra uomini e donne. L’unico governo che ha avuto 50% uomini e 50% donne è stato il Governo Renzi, con 8 ministri e 8 ministre“.

E in cauda venenum: “Se vogliamo, invece, parlare di donne in Rai, qualcuno ricordi a Conte che nelle nomine di sua competenza, quando era a Palazzo Chigi, nominò in Rai 2 uomini su 2, Salini amministratore e Foa presidente“.

E, aggiungiamo noi, Conte dimentica un altro dettaglio non trascurabile. Nella gestione Rai precedente, l’ex Ad Fabrizio Salini, del quale Conte era dante causa assieme al M5s, riuscì a defenestrare ben due donne dalla direzione di rete. Dal timone di Rai1 rimosse Teresa De Santis due settimane prima del Festival di Sanremo 2020 da lei stessa pensato e organizzato sostituendola con un uomo, Stefano Coletta; e, dalla guida di Rai3, allontanò Silvia Calandrelli dopo solo quattro mesi dalla sua nomina, rimpiazzandola con un uomo, Franco Di Mare. Non ricordiamo che, all’epoca, Conte avesse eccepito. Anzi, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, l’ex Primo Ministro appoggiò l’operato del suo Ad di riferimento dichiarando: “Salini sta facendo bene”. 

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