Covid-19: Germania stanzia 16 mln di euro per salvare l’Arte. L’Italia?

covid-19 germania 19 mln euro arte italia
La Porta di Brandeburgo a Berlino

Covid-19: la Germania stanzia 16 milioni di euro per salvare il settore artistico. In Italia l’industria dell’Arte si reinventa senza interventi statali mirati. Un esempio per tutti: Artissima Unplugged

Covid-19. A seguito dell’emergenza pandemia, il governo tedesco ha varato nel giugno scorso il Neustart Kultur, un piano d’interventi a salvaguardia del sistema dell’arte del valore di ben 16 milioni di euro. Parte di un’operazione ben più ampia a sostegno di piccole società e liberi professionisti dell’intera industria culturalemedia compresi. E a potenziamento del patrimonio artistico nazionale con l’acquisizione di opere per un valore di 3 milioni di euro da fiere e gallerie d’arte.

I finanziamenti saranno erogati in importi variabili dai 5 mila ai 35 mila euro a chi ne farà richiesta, a fronte di requisiti di base. E aiuteranno a sostenere, già a partire dal nuovo anno, spese necessarie: affitti dei locali d’esercizio, organizzazione di mostre ed eventi, impiego di personale aggiuntivo, integrazione dei costi della comunicazione. Un aiuto che, tuttavia, non arriverà a tutti quegli artisti che lavorano a Berlino pur non risiedendo in Europa, e agli artisti residenti con un reddito professionale minimo di 1500 euro mensili, fra quelli iscritti al fondo di previdenza sociale per gli indipendenti.

I liberi professionisti

Quanto ai liberi professionisti, riceveranno anche un sussidio di sicurezza sociale per sei mesi. È stata proprio la cancelliera Angela Merkel in persona a definire gli artisti (e tutto il relativo comparto) importanti per il paese sottolineando la funzione culturale, sociale e il peso dell’arte sull’economia nazionale. E il provvedimento riguarda in primis le gallerie d’arte, le più danneggiate causa la prolungata chiusura, la cancellazione delle fiere, la recessione generale e, ultima ma non per importanza, la scomparsa del turismo.

Fattori comuni a tutte le nazioni europee (e non solo); ma questo provvedimento è unico per misura e articolazione. La ministra della cultura tedesca Monika Grütters ha sottolineato anche l’indispensabile e vitale lavoro di scouting dei galleristi auspicando che possano presto tornare a pianificare la loro attività. Ma invitando anche alla creazione di nuovi format digitali che consentano di mantenere vivo il rapporto con il pubblico anche in tempi analoghi a quelli che ancora stiamo vivendo.

Gli altri Paesi europei

Anche l’Inghilterra ha messo tuttavia in atto un piano di salvataggio senza precedenti: il Covid-19 Support distribuirà 20 milioni di sterline ad artisti e lavoratori autonomi, 90 milioni alle organizzazioni supportate dal portafoglio nazionale (come il Southbank Center, lo Yorkshire Sculpture Park e la Whitechapel Gallery) e 50 milioni alle società che non beneficiano di fondi dall’Arts Council. Tutto nel quadro di un piano di sostegno del valore globale di 160 milioni di sterline gestito dall’Arts Council a favore di artisti, musei, gallerie e teatri, che tuttavia non esclude la previsione di qualche gap burocratico.

La Francia dividerà i 22 milioni di euro stanziati per comparti: destinerà 10 milioni alla musica, 5 allo spettacolo, 5 all’editoria e 2 milioni alle arti visive; solo la tranche minore andrà quindi a vantaggio di artisti, gallerie e autori.

La situazione italiana

In Italia invece si discute ancora sull’eventualità di accettare fondi europei per potenziare un servizio sanitario messo a dura prova da una pandemia che potrebbe impegnarci ancora a lungo. E, cassa integrazione a parte, nessun provvedimento mirato è stato ancora deciso per contrastare gli effetti tangibili della crisi post-lockdown sull’intero settore artistico, e delle numerose cancellazioni di fiere ed eventi in forma tradizionale.

Artissima si reinventa

covid-19 germania 19 mln euro arte italia

La stessa Artissima, la più importante fiera internazionale d’arte contemporanea che si tiene ogni anno a Torino, si è dovuta prontamente reinventare in versione UnpluggedGAMPalazzo Madama e MAO, tre musei civici, offriranno alcuni spazi a tre distinti progetti espositivi, in un eccezionale lasso di tempo che andrà da novembre a dicembre.

I tre spazi museali saranno virtualmente riuniti in un catalogo online. Ma il progetto multimediale (anzi, per meglio dire crossmediale, capace cioè di esprimersi su piattaforme mediatiche completamente differenti fra loro) più innovativo dell’iniziativa è di certo la piattaforma digitale Artissima XYZ. I dettagli del progetto e il programma della mostra, di cui Ilaria Bonacossa è direttrice e anima, sono su www.artissima.art

Antonio Facchin