di Marco Zonetti 🖋️
L’inasprirsi della crisi che vede il serio rischio di una guerra tra Russia e Ucraina dopo l’annuncio di Vladimir Putin ha visto La7 stravolgere il palinsesto in prima serata per ospitare uno speciale del TgLa7 condotto da Enrico Mentana. Parallelamente, sempre in prime time, la puntata già prevista di Quarta Repubblica condotto da Nicola Porro su Rete4 ha visto mutare la sua scaletta per approfondire le notizie provenienti dalle zone calde tra Russia e Ucraina.
E sui tre canali principali della Rai? Niente, nada, zero, almeno nella fascia di maggior ascolto che va dalle 21.36, quando è terminato Tg2 Post su Rai2, alle 23.39, ora in cui è iniziato lo speciale del Tg1 condotto da Monica Maggioni. L’assenza della Tv pubblica è stata sottolineata su Twitter in primis da Luciano Capone del Foglio, quindi da Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, e dal suo collega Deputato di Italia Viva Marco Di Maio.
“Spiace registrare che mentre a Est si rischia lo scoppio di una guerra tra Russia e Ucraina” scrive quest’ultimo, “il servizio pubblico radiotelevisivo non senta l’esigenza di offrire un approfondimento giornalistico al proprio pubblico. Deludente e sconfortante“.
Quanto a Michele Anzaldi: “Nessun approfondimento speciale Rai ieri in prima serata sull’Ucraina, mentre su La7 Mentana andava in onda con uno speciale al posto della programmazione ordinaria: è urgente che l’Ad Fuortes spieghi come è stato possibile un errore del genere. A che serve allora il canone?“.
La copertura di Rainews24, canale non esattamente di grandissimo ascolto, anzi tutt’altro, nonché lo speciale della Maggioni a tarda sera prima di una giornata lavorativa non possono effettivamente sopperire all’assenza di approfondimento in prima serata sui tre canali principali della Rai nell’orario più accessibile al maggior numero di teleutenti. Ai quali hanno pensato le tv commerciali come Rete4 e La7… che però, a differenza della Tv di Stato, non percepiscono il canone.