Detto Fatto caso internazionale
Abbiamo pubblicato ieri la traduzione dell’articolo del quotidiano britannico The Guardian sul caso Detto Fatto e lo scandalo del tutorial sessista andato in onda alla vigilia della Giornata contro la violenza sulle donne. La vicenda ha destato scalpore internazionale, suscitando l’interesse della BBC e finendo dibattuto anche in Spagna, dal quotidiano di Barcellona La Vanguardia, tanto per fare solo due esempi.
La collaborazione Rai-Endemol
Il Consigliere di Amministrazione in quota Dipendenti Riccardo Laganà ha parlato di “grave danno d’immagine” ha chiesto sanzioni per i responsabili e l’applicazione delle penali auspicabilmente presenti in contratto per la società di produzione esterna. Nella fattispecie, Endemol.
Già, perché come ha fatto notare il Segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv) in un’intervista a Radio Radicale, il programma Detto Fatto è realizzato in co-produzione con Endemolshine. Ciò significa che quell’ospitata della pole dancer Emily Angelillo è costata da 1500 ai 5000 euro ai contribuenti. Era proprio necessario, si domanda l’On. Anzaldi, per realizzare un prodotto di tale “semplicità”, scomodare addirittura una società di produzione esterna affidandole un appalto parziale? Per una trasmissione come Detto fatto, ricorda sempre l’On. Anzaldi, pur in appalto parziale insieme alla società esterna Endemol, “lavorano in media 5-8 persone in redazione, 2-3 autori, 3-8 assistenti programmisti, 2-4 truccatori, 2 cosiddetti tuttofare, oltre alla conduttrice”. Indispensabile dunque tutto questo dispiego di mezzi a spese degli italiani per realizzare questo genere di contenuti?
L’audizione in Commissione di Vigilanza Rai
Frattanto, annunciamo in anteprima che, mercoledì 2 dicembre prossimo venturo, in Commissione di Vigilanza Rai saranno auditi il Direttore di Rai3 Franco Di Mare per il caso della censura a Nicola Morra, e la Presidente della Commissione Pari Opportunità Rai Maria Karina Guarino Tarsilla, ovviamente chiamata anche per il caso Detto Fatto (oltre ai tanti nodi quali per esempio l’assenza di vicedirettori donne a Rai2, l’assenza di direttori di rete donne ecc. ecc.). Non vorremmo essere nei suoi panni…