Detto Fatto. Fedeli (Pd): “Urgente cambio di passo in Rai”

detto fatto fedeli
Il tutorial di Emily Angelillo a Detto Fatto su Rai2, finito nella bufera

Detto Fatto. La Capogruppo Pd in Commissione di Vigilanza Rai torna più approfonditamente sul caso del “tutorial sessista” di Emily Angelillo nella trasmissione su Rai2, ed estende l’argomentazione al linguaggio e al rispetto di genere dal parte della Tv pubblica.

Fatto grave, inaccettabile e purtroppo non isolato

“Pur recependo positivamente le scuse del direttore di rete Di Meo” dichiara la Capogruppo Fedeli, “quanto accaduto ieri su Rai2 resta un fatto grave, inaccettabile e purtroppo non isolato. Troppo spesso, infatti, il servizio pubblico si rende complice e megafono di una rappresentazione inaccettabile, sessista, stereotipata della donna. Ragione per cui in occasione dell’ufficio di presidenza della commissione di vigilanza Rai che si è svolto oggi, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è stata espressa unanime condanna e si è convenuto di chiedere, attraverso formale lettera, l’audizione dell’amministratore delegato Salini su un episodio che conferma l’assoluta necessità che il Servizio pubblico riponga sempre una particolare attenzione affinché, tanto negli spazi informativi quanto in quelli di intrattenimento, sia bandito ogni tipo di misoginia e sessismo.”

Il caso Morra

“Analoga richiesta di audizione” prosegue Valeria Fedeli, “sarà inoltre fatta pervenire alla presidente della commissione pari opportunità Karina Laterza. Già la prossima settimana sarà inoltre audito il direttore di Rai 3 Franco Di Mare per conoscere dettagli e ragioni della scelta di cancellare all’ultimo momento l’intervista al presidente della commissione antimafia Nicola Morra, autore nei giorni scorsi di una serie di dichiarazioni assolutamente esecrabili, indegne e di natura sessista, prevista all’interno della trasmissione Titolo V.

Deriva riscontrata anche nei dati d’ascolto

“La Rai deve affrontare un confronto serio sul linguaggio e sulla rappresentazione dell’immagine femminile, sui ruoli che le donne ricoprono all’interno dell’azienda, sul gender gap che penalizza le competenze femminili ma anche la qualità dei contenuti e quindi in genere del servizio pubblico. Una deriva che si registra anche nei dati d’ascolto in flessione e su cui, tra gli altri argomenti, è necessario che, soprattutto dopo l’audizione del ministro Gualtieri, l’amministratore delegato Salini venga a riferire in commissione“.