Draghi. Anzaldi: “Governo si occupi subito della faziosità della Rai”

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Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai e Deputato di Italia Viva, si è particolarmente distinto in questi anni per le sue denunce relative all’asservimento del servizio pubblico radiotelevisivo a Palazzo Chigi. Su Facebook, all’indomani del giuramento di Mario Draghi e dei suoi ministri, l’On. Anzaldi torna ancora una volta sull’argomento.

“Se avessi il numero del portavoce del neopresidente del Consiglio Draghi” scrive, “gli manderei questo messaggio: ‘Caro collega, il tuo prestigioso e delicato incarico dovrà fare i conti con molte situazioni critiche. In particolare dovrai rapportarti con una Rai che in questi mesi ha toccato il fondo, raggiungendo livelli di faziosità e partigianeria mai visti, che hanno fiaccato il rispetto non soltanto del pluralismo, come sancito da una Delibera Agcom, ma anche della semplice deontologia giornalistica“.

E precisa: “Pensiamo a quello che abbiamo visto anche solo nelle ultime ore: il Tg1 che interrompe la diretta sull’insediamento del nuovo governo Draghi dimenticando e ignorando completamente il passaggio della campanella; una conduttrice Rai come Luisella Costamagna, chiamata addirittura dall’esterno, che ad Agorà su Rai3 esprime giudizi contro il nuovo governo credendo di essere ancora uno dei tanti opinionisti del Fatto Quotidiano che occupano tutte le trasmissioni Rai (“alla faccia della discontinuità”, ha detto commentando la lista dei nuovi ministri); i tg Rai, in particolare il Tg1 delle 13.30 di ieri, che hanno dato più spazio all’applauso dei dipendenti di Palazzo Chigi a Conte (una consuetudine che ha accomunato tutti gli ultimi presidenti del Consiglio Letta, Renzi, Gentiloni, ma il tg non lo ha ricordato) che al picchetto d’onore per il nuovo presidente Draghi. Una situazione grave che merita al più presto l’attenzione del nuovo Governo”.