di Marco Zonetti 🖋️
Il Professor Mario Morcellini, giĂ Commissario AgCom, in un’intervista al Corriere della Sera, prende posizione sulla diatriba dei confronti televisivi in vista delle elezioni del 25 settembre prossimo. “L’errore fondamentale è stato quello di bocciare Porta a Porta e mi dispiace dirlo, visto che anche io in passato sono stato fra i membri dell’AutoritĂ di garanzia nelle Comunicazioni “.
“Non è normale – commenta il prof. Morcellini – che in un Paese democratico non si ritenga un dovere e un servizio essenziale quello di affrontare l’incertezza elettorale, che è dolorosa perchĂ© indica il fatto che evidentemente manca un sufficiente livello di informazione, il che aumenta anche l’astensionismo o quanto meno non lo combatte. Non è pensabile proibire un confronto fra i primi due, perchĂ© ci sono anche un terzo e un quarto, e poi magari un quinto e un sesto, a rivendicare la par condicio… Limitare i confronti vuol dire essere, di fatto, corresponsabili dell’aumento dell’astensionismo. La grande incertezza di voto si può ‘curare’ solo in un modo: aumentando la quota dell’informazione“.
Michele Anzaldi (Iv), Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, replica dal canto suo: “Dispiace dover contraddire un esperto di comunicazione come il professor Morcellini, ma non risulta che l’Agcom abbia vietato i confronti tra i leader. Ha semplicemente impedito una palese violazione della legge sulla Par Condicio, come il tentativo illegittimo della Rai di ospitare solo due leader su quattro, a 48 ore dal voto“.
E ancora: “Le tv hanno la piena possibilitĂ di ospitare il confronto, perchĂ© non lo fanno? Il Cda Rai ha sollecitato l’Amministratore delegato Fuortes a intervenire in tal senso sui direttori: che fine ha fatto quel sollecito? A 10 giorni dalla fine della campagna elettorale è davvero vergognoso che la Rai non abbia fatto neanche un tentativo di ospitare le 4 coalizioni in campo (destra, sinistra, Terzo polo, M5s), che esprimono la quasi totalitĂ della rappresentanza parlamentare e perciò sono pienamente legittimate a confrontarsi. Atteggiamenti incomprensibili come questo del servizio pubblico alimentano l’astensionismo, come ha giustamente osservato lo stesso Morcellini“.