Elezioni Politiche 2022, Copasir ammette serio pericolo d’ingerenze russe

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Vladimir Putin, Presidente della Federazione Russa

di Marco Zonetti 🖋️

Dopo l’appello del Deputato di Italia Viva Michele Anzaldi, che ha invitato il Copasir a indagare su possibili ingerenze russe nella caduta del Governo Draghi – tesi sposata anche dall’intelligence degli Stati Uniti, che prevede un eventuale prossimo esecutivo di Centrodestra più “morbido” con la Russiaecco che lo spettro di manipolazioni da parte del regime di Vladimir Putin arriva a infestare la campagna elettorale per le Elezioni Politiche italiane previste per il prossimo 25 settembre 2022.

Lo stesso Presidente Adolfo Urso ammette che il Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica si sta occupando di tali rischi e che, come leggiamo da Ettore Maria Colombo sulla Nazione, “l’Italia è uno dei principali target dello spionaggio estero perché è un Paese di frontiera, ma anche di cerniera rispetto alle informazioni”.

E ancora, secondo Urso: “E’ in atto una guerra di disinformazione, manipolazione e propaganda che non soltanto la Russia, ma la Russia nello specifico pratica nei confronti dell’Occidente da un decennio”. Mosca vuole “condizionare le nostre scelte democratiche e realizzare i suoi obiettivi di potenza egemonica”. Il Presidente del Copasir ha quindi avviato un’indagine conoscitiva relativa all’ingerenza straniera “recente nel sistema d’informazione anche attraverso la rete” – ovvero da parte degli hacker – che è ovviamente lo strumento privilegiato utilizzato dalla Russia e non solo.

Altri membri del Comitato Parlamentare per la Sicurezza hanno manifestato preoccupazione al riguardo. Il collega di partito di Michele Anzaldi, ovvero il Segretario del Copasir, il Senatore Ernesto Magorno, ha dichiarato che “si tratta di un tema delicatissimo che non riguarda solo il nostro Paese” e che “è fondamentale continuare a tenere alta l’attenzione” assicurando che il Comitato continuerà “a operare nell’esclusivo interesse dei cittadini“.

Il Deputato del Pd ed esponente del Copasir Enrico Borghi dichiara dal canto suo al’Adnkronos che “la caduta del governo e le elezioni anticipate impediranno l’adozione, in Italia, di provvedimenti connessi al Digital services act che l’Unione europea ha in animo di varare entro fine anno ed è un accordo tra l’Europa e le principali piattaforme social per il contrasto alla disinformazione e alle ingerenze”.

E Borghi precisa: “Un provvedimento protettivo della democrazia italiana che non si potrà costruire e rischiamo, nelle prossime settimane, un inquinamento del nostro dibattito pubblico a causa di ingerenze straniere e di attacchi cibernetici che si sono già susseguiti negli ultimi tempi“.

L’Adnkronos conferma che Il tema è all’attenzione dello stesso Comitato e che gli occhi sono puntati soprattutto su Russia e Cina. Esiste dunque il pericolo di un boom di fake news e disinformazione in vista della campagna elettorale? “Su questo non c’è dubbio” sottolinea il deputato dem, che è anche responsabile delle politiche per la Sicurezza della segreteria del Partito democratico. “Mi auguro si possano adottare dei codici di autoregolamentazione finalizzati ad assicurare il libero dibattito e il disinquinamento delle fonti informative“.

E ancora: “il vuoto normativo e giuridico può essere coperto solo da un’assunzione reciproca di responsabilità ad non usare strumenti disinformativi che vengono predisposti all’estero contro i nostri interessi nazionali”.

Da non sottovalutare anche le recenti dichiarazioni giunte dal Cremlino riguardo alla crisi di Governo italiana, sulle quali l’On. Borghi sottolinea: “L’atteggiamento di Mosca è talmente eloquente che si commenta da solo e il fatto che il tema dell’ingerenza russa in azione venga sollevato dal presidente del Copasir, che appartiene a FdI, dimostra un lavoro bipartisan, svolto dal Comitato, a tutela della libertà del nostro dibattito pubblico e della nostra democrazia che non deve essere lasciato cadere“.

La Vicepresidente del Copasir Federica Dieni, Deputata del M5s, conferma sempre all’Adnkronos: “Dalle nostre interlocuzioni, avute in questi mesi, c’è la preoccupazione che ci possa essere un’ingerenza russa o di altre potenze nelle varie campagne elettorali”. Secondo la deputata pentastellata, non ci sarebbe da sorprendersi “se false informazioni venissero messe in giro ad arte tramite canali particolari. Tutto ciò va ovviamente monitorato, ma non sarebbe strano se si verificasse”. Per poi aggiungere che “Il tema non è solo italiano”, e lo ha dimostrato l’esempio della “Francia, come abbiamo letto da ricostruzioni giornalistiche”.