Qualche settimana fa, i parlamentari di Forza Italia e componenti della Commissione di Vigilanza Rai Giorgio Mulè (Capogruppo), Alessandra Gallone, Maurizio Gasparri, Patrizia Marrocco, Andrea Ruggieri, Renato Schifani hanno presentato interrogazione alla Rai relativamente al programma Che temo che fa, condotto da Fabio Fazio.
Secondo i parlamentari azzurri, nella puntata di domenica 25 ottobre 2020 Fabio Fazio “in barba a qualsiasi norma sul pluralismo” aveva “messo in fila dopo Roberto Saviano tre ospiti quali Vincenzo De Luca, Lucia Azzolina e Vincenzo Spadafora, cioè tre esponenti appartenenti alla maggioranza o direttamente al governo”. Ci si aspettava quindi che la domenica successiva fossero intervistati “uno dietro l’altro tre esponenti dell’Opposizione preceduti da un editorialista vicino alle posizioni del centrodestra“.
Da lì la suddetta interrogazione alla quale la Rai ha risposto, secondo le indicazioni della direzione di Rai3, di aver “ripetutamente invitato in studio alcuni esponenti di spicco” dell’Opposizione. Fin dalla prima puntata, è stato rivolto invito al governatore Zaia (attraverso la sua portavoce) e al governatore Fontana (attraverso i suoi assistenti). “Purtroppo, com’era legittimamente nelle loro possibilità, hanno declinato l’invito”. Carlo Calenda “ha accettato e avuto lo spazio di presentare la propria candidatura in contrapposizione alla compagine di governo”.
Quanto a Matteo Salvini, Fabio Fazio lo ha “invitato pubblicamente senza aver mai ricevuto risposta positiva”. La scorsa domenica, 8 novembre 2020, era ospite invece Silvio Berlusconi in collegamento.
In conclusione, la Rai asserisce “che non vi è da parte dei responsabili del programma alcuna volontà di creare squilibrio dell’informazione, e anzi l’obiettivo è, e rimane, quello di salvaguardare il pluralismo degli ospiti partecipanti sia in studio sia in collegamento“. Forza Italia sarà soddisfatta della risposta?