Fedez, Varriale, Hammamet: Vigilanza Rai furiosa contro l’Ad Fuortes

Carlo Fuortes Ad Rai Commissione di Vigilanza
Carlo Fuortes, Amministratore Delegato Rai

Di Marco Zonetti

La Commissione di Vigilanza Rai è furiosa contro l’Amministratore Delegato Carlo Fuortes. E per vari motivi. Durante una infuocata riunione dell’ufficio di presidenza tenutasi ieri, 5 ottobre 2021, il Presidente Alberto Barachini, capigruppo e segretari, avevano un diavolo per capello riguardo ad alcuni casi recenti che hanno scosso l’azienda pubblica negli ultimi giorni, e sui quali l’Ad Fuortes non si è pronunciato.

Il primo, come fa sapere l’Adnkronos, è senz’altro il caso Fedez e della querela ritirata dalla Rai, caso che l’agenzia aveva segnalato qualche giorno fa poi rilanciato da VigilanzaTv e Dagospia. Riassumendo la vicenda: quando, dopo i fatti del Concerto del Primo Maggio, la Commissione, e in primis il Capogruppo del M5s in Vigilanza Primo Di Nicola, avevano chiesto l’audizione del rapper che gridava alla censura da parte della Rai, il Direttore di Rai3 Franco Di Mare aveva annunciato ai danni di quest’ultimo una querela per diffamazione, rendendone così inopportuna la convocazione di fronte alla Bicamerale. Fedez aveva quindi risposto alla comunicazione della Vigilanza, che gli annunciava l’annullamento dell’audizione, con tre faccine di pagliacci che sbeffeggiavano l’autorità dei parlamentari. Ecco perché, scoprendo che la querela è stata poi ritirata per mancanza di alcuni requisiti non meglio specificati, i commissari vilipesi, e soprattutto quelli del M5s cui il rapper marito di Chiara Ferragni è storicamente vicino, sono andati su tutte le furie. Come annunciato dall’Adnkronos, la Vigilanza ha quindi inviato all’Ad Fuortes una lettera decisa all’unanimità per chiedere spiegazioni sul caso Fedez e sul mistero della querela trasformatasi in una offensiva farsa ai danni delle istituzioni.

Il secondo caso che inquieta la Vigilanza Rai è poi quello di Enrico Varriale, indagato dopo la denuncia della ex compagna che lo accusa di stalking e lesioni personali aggravate. La Commissione vorrebbe tanto capire quale linea di condotta pensi di adottare l’azienda riguardo al giornalista di RaiSport in attesa che le indagini facciano il loro corso. Sospenderlo dal lavoro risulterebbe una misura troppo drastica e ingiusta (fin quando non sarà chiarita la sua posizione, nonché la sua innocenza o colpevolezza). Ma al tempo stesso continuare a mandarlo in video come commentatore delle partite della Nazionale sarebbe una scelta arbitraria, e irrispettosa nei confronti delle donne vittime di abusi e di violenze spesso finite nel mirino per non aver sporto denuncia alle autorità. La Vigilanza quindi riterrebbe più opportuno – finché la giustizia non avrà fatto il suo corso – congelare le apparizioni di Varriale in video. Ma in tutto questo l’Ad Fuortes cosa ne pensa e quale linea pensa di seguire, visto che – come stigmatizza la Commissione – non si è ancora pronunciato sulla vicenda né ha preso minimamente posizione? AGGIORNAMENTO: l’Adnkronos ha annunciato che la Rai ha disposto la sospensione dal video di Enrico Varriale fin quando la sua vicenda non sarà chiarita, seguendo dunque l’indicazione della Commissione di Vigilanza.

Il terzo caso, più recente, è quello della mancata messa in onda dell’annunciato film Hammamet, dedicato agli ultimi sei mesi di vita di Bettino Craxi, previsto da settimane per venerdì 1 ottobre in prima serata su Raitre e poi cancellato all’ultimo momento per questioni di Par Condicio, visto che Bobo Craxi era candidato a Roma e il Psi a Milano esprimeva un suo candidato sindaco, Giorgio Goggi. Come denunciato dal Deputato Michele Anzaldi (Iv), possibile che nessuno se ne fosse accorto prima, dal momento che le elezioni erano state annunciate da molti mesi per le date del 3 e 4 ottobre? In ultima analisi, cosa ci stanno a fare in Rai i superpagati direttori di rete, vicedirettori, responsabili dei palinsesti e così via?

A tutto ciò si somma anche l’indignazione più o meno generalizzata in Commissione – e mai sopita – rispetto alle sette nomine tutte maschili formalizzate da Fuortes, la cui giustificazione per aver escluso le figure femminili dalle cariche apicali “corporate” non ha convinto nessuno, in primis il Presidente Alberto Barachini.

Insomma, alla luce di tutto ciò, l’audizione dell’Ad Rai in Vigilanza – la seconda del suo mandato – prevista per il 12 ottobre prossimo si preannuncia più tesa che mai… sempre che eventuali nuove controversie non esacerbino ulteriormente gli animi già infervorati dei commissari, preparando così la strada per un autentico showdown alla Sergio Leone.

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