Film Tv 16 luglio: La7 omaggia Libero De Rienzo con il film Fortapàsc in prima serata

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Libero de Rienzo è Giancarlo Siani in Fortapàsc

In omaggio a Libero De Rienzo, scomparso improvvisamente all’età di soli 44 anni per un infarto, La7 ha deciso di riproporre in prima serata il film Fortapàsc di Marco Risi. Nel film Libero interpreta il giornalista Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985, interpretazione per cui fu candidato come miglior attore protagonista al David di Donatello. VigilanzaTv si stringe attorno alla moglie di Libero De Rienzo, Marcella, e ai suoi due figlioletti.

Fortapàsc (2009) di Marco Risi. Con Libero De Rienzo, Valentina Lodovini, Michele Riondino, Ennio Fantastichini, Massimiliano Gallo, Ernesto Mathieux, Gigio Morra, Gianfelice Imparato, Antonio Buonuomo, Salvatore Cantalupo, Gianfranco Gallo, Renato Carpentieri, Ivano Marescotti, Maria Lauria

Cronaca degli ultimi quattro mesi di vita di Giancarlo Siani (De Rienzo), giornalista precario del Mattino di Napoli praticante in una sede distaccata. Il giovane Giancarlo scrive di cronaca nera scavando nei rapporti tra politica e criminalità organizzata. Le sue inchieste sulla spartizione dei fondi post-terremoto iniziano a diventare troppo scomode, culminando in arresti e condanne di personaggi di spicco, fra cui il sindaco di Torre Annunziata (Fantastichini). Trasferito nella sede centrale del giornale a Napoli, Giancarlo ignora che su di lui pesa una sentenza di morte ordinata dal clan camorristico dei Nuvoletta per volontà dei Corleonesi di Totò Riina. Il 23 settembre 1985, seduto nell’amata Citroën Méhari verde acido sotto casa sua, il giornalista viene ucciso a soli ventisei anni. Colpevole soltanto di voler fare il suo mestiere con serietà e rigore.

Fortapàsc: affresco non scontato e non manicheo

Il film “intreccia la vita di redazione in una sede distaccata (la Torre Annunziata del boss Valentino Gionta [M. Gallo] con lo scontro di potere fra Lorenzo Nuvoletta (Buonuomo) e Carmine Alfieri (Morra), cercando di lasciare spazio anche alla vita sentimentale del giovane. Ne esce un quadro non scontato e soprattutto non manicheo, dove l’impegno civile nasce dalla passione giornalistica e l’occhio del regista (e della macchina da presa) passa dalla dispersione iniziale alla ricerca dell’essenzialità” (Paolo Mereghetti). Libero De Rienzo come Miglior Attore Protagonista e la sceneggiatura di Jim Carrington, Andrea Purgatori, Marco Risi e Maurizio Cerino furono candidati al David di Donatello e al Nastro D’Argento. Il titolo deriva dall’ironico soprannome con cui Siani definiva Torre Annunziata, alludendo alla guerra fra clan che vi infuriava. Nel film, Libero De Rienzo guida la vera Citroën Méhari appartenuta a Giancarlo Siani. Qui una scena.

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