Tra i film Tv di domenica 27 settembre 2020, ecco le nostre scelte di oggi. Shutter Island di Martin Scorsese. Blue Kids di Andrea Tagliaferri. L’esercito delle 12 scimmie di Terry Gilliam.
Iris, 21.00
Shutter Island (2010) di Martin Scorsese. Con Leonardo Di Caprio, Michelle Williams, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Max Von Sydow, Emily Mortimer, Elias Koteas
1954. Rachel Solando (Mortimer), ricoverata nel manicomio criminale sull’isola di Shutter dopo aver affogato i suoi tre figli, scompare all’improvviso. L’agente federale Teddy Daniels (Di Caprio), affiancato dall’ufficiale Chuck Aule (Ruffalo), deve indagare per risolvere il mistero. Rachel era rinchiusa in una stanza blindata e nessuno riesce a spiegare come possa essere svanita nel nulla. Per giunta la donna è fuggita a piedi nudi e l’isola è cinta di scogliere che rendono impossibile raggiungere le grotte vicine. Frattanto, Daniel è tormentato dal ricordo della moglie (Williams) morta in un incendio doloso, e dal trauma dei campi di sterminio visti quando combatteva in Europa. E le cupe atmosfere del manicomio, nel quale i medici Cawell (Kingsley) e Naehring (Von Sydow) compiono inquietanti esperimenti sul cervello che ricordano quelli nazisti, non tardano a risvegliare i suoi incubi e la convinzione di essere vittima di un complotto. Possibile che nell’istituto sia rinchiuso il piromane (Koteas) che diede fuoco alla casa in cui morì la moglie di Teddy?
Buio e gotiche suggestioni
Tratto dall’omonimo romanzo di Dennis Lehane, la sceneggiatura era stata pensata per altri registi e poi “ereditata” da Scorsese che confeziona una pregevole opera dalle gotiche suggestioni. “Si può discutere una certa prolissità verbosa, gli eccessivi rimandi cinefili al cinema noir del passato, il colpo di scena verso la fine, ma non negare il suggestivo coinvolgimento emotivo di molte sequenze, l’alto livello recitativo degli attori (specialmente DiCaprio alle prese col profondo buio di Teddy), l’ammirevole lavoro scenografico di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo” (IlMorandini). Qui la scena di apertura in versione originale.
Rai4, 21.20
Blue Kids (2018) di Andrea Tagliaferri. Con Federico Falco, Agnese Claisse, Matilde Gioli, Giustiniano Alpi, Lorenzo Gioielli, Silvana Bosi
Due ragazzi, fratello (Falco) e sorella (Claisse), sono legati da un rapporto viscerale quasi morboso. Alla morte della madre, confidano nell’eredità che permetterà loro finalmente di lasciare l’odiata provincia. Ma restano delusi. Nel testamento la donna ha lasciato tutto all’ex marito (e padre dei ragazzi), che si è rifatto una famiglia altrove. Nelle menti deboli e contorte dei due giovani, indifferenti alla perdita della madre e ostili al padre, germoglia l’idea di compiere un gesto estremo per poi fuggire assieme. Non esiteranno ad andare fino in fondo.
Profondo blu
Il primo film diretto da Andrea Tagliaferri (già assistente di Matteo Garrone, qui in veste di produttore), esplora con perizia stilistica la “noia che scatena la violenza, repressa da un fratello e una sorella. Rievoca fatti della nostra cronaca nera del passato, protagonista la provincia ricca del nord est […] visivamente sui toni del blu e del grigio, algido e inclemente come la natura che rappresenta. Una natura immobile come i due protagonisti, incapaci neanche di progettare e godersi i frutti di un orrendo crimine” (Mauro Donzelli). Ottima prova di Agnese Claisse, figlia di Laura Morante, già piccola attrice prodigio in Ferie d’Agosto. Qui il trailer.
Iris, 00.05
L’esercito delle 12 scimmie (1995) di Terry Gilliam. Con Bruce Willis, Brad Pitt, Madeleine Stowe, Christopher Plummer, David Morse
Nel 2035 la popolazione terrestre, decimata da un’epidemia che nel 1997 ha ucciso cinque miliardi di persone, vive nel sottosuolo. L’ergastolano James Cole (Willis), in cambio della grazia, viene inviato indietro nel 1996 con la speranza di trovare un antidoto al morbo che ha ridotto in ginocchio l’umanità. E la cui diffusione tutti gli indizi attribuiscono a un folle gruppo animalista, “L’esercito delle 12 scimmie”, che avrebbe diffuso la malattia per liberare il pianeta dal “cancro dell’uomo”. Per un malfunzionamento della macchina del tempo, Cole finisce prima nel 1917 e poi nel 1990, ed è rinchiuso in manicomio. Qui incontra uno strano paziente, l’animalista Goines (Pitt) figlio di un epidemiologo (Plummer), e la psichiatra Kathryn Railly (Stowe). Riuscirà grazie al loro aiuto ad approdare finalmente nell’epoca giusta e a salvare l’umanità? Il sogno di morte che continua a ossessionarlo getta un’ombra funesta sulla riuscita della sua missione.
Inquietanti lungimiranze
Ispirato al cortometraggio La Jetée di Chris Marker con richiami alla Donna che visse due volte di Alfred Hitchcock, il settimo film del visionario Gilliam nel 2020 è tornato quanto mai in auge, e in maniera inquietante, con lo scoppio della pandemia del coronavirus. Paragonato più volte a Blade Runner (con il quale condivide la sceneggiatura di David Peoples), secondo Roger Ebert, “è una celebrazione della follia e del destino, con un eroe che cerca di prevalere contro il caos della sua condizione, e che si rivela inadeguato. Tale visione è fredda, oscura, cupa […] e nel film è resa magistralmente, e più si conosce di cinema (specie sul lato tecnico), più è probabile che lo si ammiri. Un intrattenimento più cerebrale che sensoriale”. Meritata candidatura all’Oscar come Miglior Attore Protagonista a Brad Pitt, che dimostrò finalmente di non essere soltanto bello ma anche un attore convincente. Qui una scena del film.