Film tv domenica 9 maggio 2021. Oggi abbiamo scelto per voi 12 anni schiavo di Steve McQueen; Il caso Spotlight di Tom McCarthy e Fuga da Alcatraz di Don Siegel.
RaiStoria (canale 54) 21.10
Il caso Spotlight (Spotlight, USA/Canada, 2015) regia di Tom McCarthy. Con Mark Ruffalo, Michael Keaton, Rachel McAdams, Liev Schreiber, John Slattery, Brian d’Arcy James, Len Cariou, Stanley Tucci.
Estate 2001. Al Boston Globe il nuovo direttore (Keaton) vuole che il giornale tratti, da quel momento in poi, anche casi scottanti. Invita quindi i suoi giornalisti d’inchiesta Michael Rezendes (Ruffalo), Sacha Pfeiffer (Mc Adams) e Matt Carroll (d’Arcy James) a indagare su un caso di pedofilia. Su un prete che aveva abusato di decine di parrocchiani. Un caso che il potente arcivescovo Law (Cariou) era riuscito a insabbiare. Si arriverà a identificare ben ottantasette preti coinvolti in abusi prima che la tragedia dell’11 settembre giunga a ritardare la pubblicazione dell’inchiesta.
Il regista (che ha collaborato anche alla sceneggiatura) – grazie anche alla grande performance degli interpreti – ci offre un “saggio” sul giornalismo d’inchiesta. Sei candidature, due Oscar: miglior film e migliore sceneggiatura originale. Qui il trailer.
Rete 4, 21.25
12 anni schiavo (12 Years as a Slave, drammatico, USA/GB, 2013), regia di Steve McQueen. Con Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, Benedict Cumberbatch, Brad Pitt, Lupita Nyong’o
Saratoga Springs, 1841. Solomon Northup (Ejiofor), talentuoso violinista nero, vive libero nello Stato di New York con la moglie e i figli. Ingannato da due falsi agenti di spettacolo, Solomon viene rapito, torturato e reso schiavo, oltre che privato dei documenti che attestano la sua libertà. Trasportato in Louisiana, Solomon cambia tre volte padrone vivendo perlopiù alla mercé del crudele schiavista Edwin Epps (Fassbender). L’incontro fortuito con l’abolizionista canadese Samuel Bass (Pitt) rappresenterà un’inaspettata svolta nel suo sventurato destino.
Ispirato alla vera storia di Solomon Northup e vincitore di tre Oscar (miglior film, miglior adattamento e miglior attrice non protagonista a Lupita Nyong’o), il film affronta un tema classico della cinematografia americana declinandolo sulla lotta per mantenere intatta la propria dignità malgrado soprusi, ingiustizie e prevaricazioni. “McQueen dirige con un approccio classico, lineare, forse un po’ facile: in una cornice pittorica meravigliosa (la natura, gli ambienti, i costumi: fotografia di Sean Bobbitt), disegna personaggi/caratteri volutamente squadrati, il martire, il vigliacco, il sadico, la vittima, il buono, gli indifferenti, per indurre lo spettatore a vedere, capire, indignarsi, commuoversi” (Zanichelli). Qui il trailer.
Paramount Network, 21.20
Fuga da Alcatraz (Escape from Alcatraz, drammatico, USA, 1979), regia di Don Siegel. Con Clint Eastwood, Patrick McGoohan, Roberts Blossom, Jack Thibeau, Fred Ward, Paul Benjamin, Larry Hankin, Bruce M. Fischer, Frank Ronzio, Fred Stuthman, Danny Glover, Don Siegel
1960. Dopo varie condanne e una serie di evasioni, il rapinatore Frank Morris (Eastwood) viene rinchiuso ad Alcatraz, prigione di massima sicurezza circondata dal mare da tutti i lati a renderne impossibile l’evasione. Inizialmente, dopo essere scampato a un tentativo di violenza sessuale, Morris pare integrarsi nel sistema carcerario, ma in realtà nella sua mente accarezza un unico assillante desiderio: la fuga. Riuscirà nel suo intento?
“Siegel riscatta gli stereotipi prosciugandoli con lo stile. Fa economia di tutto, perfino della violenza, con una tensione che arriva alla suspense ma senza cercarne gli effetti. È un film da scuola del cinema, una vetta del genere carcerario” (IlMorandini). Qui una scena del film.