Film Tv giovedì 29 ottobre. Copycat e La voce della Luna

Film Tv giovedì 29 ottobre
Sigourney Weaver, Dermot Mulroney e Holly Hunter in Copycat – Omicidi in serie

Film Tv giovedì 29 ottobre 2020, ecco le nostre scelte di oggi. Copycat – Omicidi in serie di Jon Amiel. La voce della luna di Federico Fellini.

RaiMovie (Canale 24), 21.10

Copycat – Omicidi in serie (Copycat, 1995) di Jon Amiel. Con Sigourney Weaver, Holly Hunter, Dermot Mulroney, Will Patton, Harry Connick Jr.

Dopo una conferenza universitaria sulla psicologia criminale, la dottoressa Helen Hudson esperta di assassini recidivi subisce l’aggressione di un serial killer (Connick Jr.) che l’aggredisce brutalmente e uccide un poliziotto. Traumatizzata, Helen diviene dipendente dai farmaci e inizia a soffrire di agorafobia rinchiudendosi in un appartamento Hi-Tech che non lascia mai. Un anno più tardi, due investigatori (Hunter e Mulroney) indagano su un assassino recidivo e le chiedono aiuto. Inizialmente riluttante, Helen studia gli omicidi in questione e si rende conto che copiano fedelmente le scene del crimine di delitti passati. E soprattutto che seguono l’ordine con cui lei li aveva presentati all’università il giorno della sua aggressione. Helen si rende conto con orrore di essere entrata suo malgrado nel gioco del misterioso serial killer. Sarà lei la prossima vittima?

Sulla scia del Silenzio degli Innocenti, “a tratti somiglia a un film di John Schlesinger degli anni 70 e 80, quindi trova un’improvvisa vertigine alla De Palma […]. Forse la sceneggiatura poteva essere più essenziale, ma Copycat centra il bersaglio e un paio di salti dalla sedia li fa fare” (Simone Emiliani, FilmTv). Qui il trailer originale.

Rai1, 01.50

Film Tv giovedì 29 ottobre
Roberto Benigni e Paolo Villaggio ne La voce della luna

La voce della Luna (1990) di Federico Fellini. Con Roberto Benigni, Paolo Villaggio, Nadia Ottaviani, Angelo Orlando

Il prefetto Gonnella (Villaggio), un paranoico complottista che vede congiure ovunque percorre la Pianure Padana con il suo amico Ivo Salvini (Benigni), un ragazzo ingenuo e poetico psicologicamente disturbato. Inseguendo sogni e ascoltando la voce della Luna che sale dai pozzi.

 “L’ultimo e il più sconsolato film di Fellini (anche il primo ispirato a una fonte letteraria contemporanea: Il poema dei lunatici, 1987, di Ermanno Cavazzoni), e non soltanto per i temi di morte, follia, vecchiaia, solitudine. Di costruzione frammentata e di disordinata ricchezza inventiva (la moglie-vaporiera, la “gnoccata”, la discoteca e il valzer), è un desolato commento sulla volgarità e l’abominio del tempo presente, una fiaba contro il rumore di fondo e sulla necessità del silenzio. Nastro d’argento alla musica di Nicola Piovani. David di Donatello al miglior attore protagonista Paolo Villaggio, alle scenografie di Dante Ferretti, al montaggio di Nino Baragli. Qui una scena.

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