Film Tv sabato 13 marzo 2021. Tra i film in prima serata sui principali canali del digitale terrestre oggi vi segnaliamo: Noi credevamo di Mario Martone, L’esorcista per la regia di William Friedkin nella sua versione integrale e, in prima visione televisiva Captain Phillips di Paul Greengrass.
Rai Storia (canale 54), 21.10
Noi credevamo (storico, ITA/FR, 2010) regia di Mario Martone. Con Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco, Luca Zingaretti, Francesca Inaudi, Toni Servillo, Edoardo Natoli, Anna Bonaiuto, Luca Barbareschi, Michele Riondino, Renato Carpentieri, Fiona Shaw, Andrea Renzi, Andrea Bosca, Luigi Pisani, Maria Scorza, Franco Ravera, Stefano Cassetti, Guido Caprino
Mentre la polizia borbonica reprime duramente i primi moti indipendentisti, tre amici del Cilento non ancora ventenni, di diversa estrazione sociale, si iscrivono alla Giovine Italia. Sono Angelo Cammarota (Bosca/Binasco), Domenico Lopresti (Natoli/LoCascio) e Salvatore Tambasco (Pisani), protagonisti dei quatto “episodi” di Noi credevamo, un “largo e ambizioso affresco sul Risorgimento”, scritto da Mario Martone e Giancarlo De Cataldo. Ispirato al libro omonimo di Anna Banti, “è un’altra prova quasi viscontiana, della sapiente congiunzione tra teatro e cinema sempre praticata dal napoletano Martone” (Morandini) che qui racconta, in sintesi, quarant’anni di storia del nostro Ottocento (premiato da un Nastro d’Argento).
Quindi i fatti narrati si riferiscono al periodo compreso tra il 1828 e il 1868. A partire da quando nel salotto parigino di Cristina di Belgiojoso (Inaudi) Domenico e Angelo cercano fondi per finanziare l’insurrezione mazziniana della Savoia, mentre Salvatore tiene le fila dell’organizzazione a Torino. Tuttavia, a seguito di una sconfitta, Salvatore è costretto a far ritorno in Cilento con la moglie in attesa di un figlio, dove viene ucciso da Angelo, convinto che sia diventato una spia.
Siamo tra il 1852 e il 1855. Imprigionato nel carcere borbonico di Montefusco Domenico si scontra con Carlo Poerio (Carpentieri), Sigismondo di Castromediano (Renzi) e altri detenuti politici sull’idea che solo Casa Savoia possa ormai realizzare l’unità d’Italia. Intanto, in esilio a Londra, Angelo si allontana dalle idee di Mazzini (Servillo) e organizza con Felice Orsini (Caprino), Antonio Gomez (Ravera) e Carlo Rudio (Cassetti) un attentato a Parigi contro Napoleone III. Che fallirà e gli costerà la condanna a morte.
Nel 1862 Domenico, uscito di carcere e tornato in Cilento dove si ritrova spodestato a causa delle sue idee politiche, raggiunge Garibaldi e i volontari che vogliono liberare Roma. Sulla la strada per la Calabria incontra Saverio (Riondino), il figlio di Salvatore, animato dagli stessi ideali del padre che non conobbe. Ma sull’Aspromonte i garibaldini sono fermati dall’esercito piemontese e a Domenico non resta che ammettere la definitiva sconfitta dei suoi ideali, e prendere atto del voltafaccia di molti ex mazziniani repubblicani, come Francesco Crispi (Zingaretti), ormai divenuto monarchico e reazionario.
Noi credevamo è il racconto in sintesi di un periodo complesso della nostra storia di cui privilegia i problemi irrisolti, se non addirittura dimenticati: dalle illusioni repubblicane alla divisione tra meridione e settentrione d’Italia; dalle tentazioni regicide allo scarso coinvolgimento delle classi popolari (se non per combattere). Dei padri nobili di quell’epoca sottolinea il Mazzini teorico dell’azione violenta pur trascurando quello del proto-socialismo. Accenna al voltafaccia di Francesco Crispi. Ma di Garibaldi c’è ben poco e ancor meno di Cavour (caduto “vittima” della sceneggiatura). Tutta questa materia Martone la organizza evitando tentazioni epiche (Mereghetti), nell’obiettivo di “raccontare” la storia tout court perché sia chiave di comprensione del presente. Qui il trailer
Italia 2 (canale 66) 21.15
L’esorcista (versione integrale, The Exorcist, horror, USA, 1973) regia di William Friedkin. Con Ellen Burstyn, Max von Sydow, Linda Blair, Jason Miller, Lee J. Cobb, William O’Malley, Paul Bateson
A Georgetown, Regan MacNeil (Blair), figlia dodicenne di un’attrice divorziata (Burstyn), si mostra all’improvviso sempre più aggressiva, maligna e blasfema. I medici che la prendono in cura si dichiarano impotenti, mentre la ragazza è vittima di violenti e spaventosi fenomeni paranormali, tanto da convincere la madre che Regan sia posseduta dal demonio. Il giovane parroco Karras (Miller) e un anziano sacerdote esperto in esorcismi (von Sydow) intervengono per salvarla.
William Peter Blatty produce e adatta per lo schermo il suo best-seller: il risultato è l’horror per eccellenza della storia del cinema e uno dei più straordinari successi di pubblico della Warner Bros. Nonché argomento di discussione mediatica infinita, già a partire dalla ridda di celebrità in lizza per regia (Bogdanovich, Boorman, Kukbrick, Nichols, Penn) e ruolo materno (Audrey Hepburn, Shirley MacLaine, Anne Bancroft, Jane Fonda). E sulla presenza sul set di Paul Bateson, l’infermiere con la barbetta nella scena dell’arteriografia, che venne arrestato nel 1979 per una serie di omicidi commessi nel mondo gay che ispirarono Cruising, il film successivo di Friedkin.
“La vicenda è metafora di una realtà tranquilla solo in superficie, specchio dei tempi di una società che cerca di fare i conti col proprio passato turbolento e incerta sul futuro” (Mereghetti). Qui il trailer
Rai 1, 21.25 – prima visione televisiva
Captain Phillips – Attacco in mare aperto (Captain Phillips, USA, 2013) regia di Paul Greengrass. Con Tom Hanks, Catherine Keener, Barkhad Abdi, Barkhad Abdirahman, Corey Johnson, Max Martini, Yul Vasquez
2009. Fallito un primo tentativo di abbordaggio, quattro pirati somali riescono infine a salire a bordo del mercantile americano Maersk Alabama partito da Salalah in Oman e diretto a Mombasa in Kenia, al comando di Richard Phillips (Hanks). Mentre i pirati catturano il capitano della nave, l’equipaggio fa prigioniero uno dei pirati. Phillips propone quindi uno scambio di ostaggi. Ma al momento dello scambio i pirati non rispettano i patti e, dopo aver recuperato il compagno, trattengono il capitano sulla scialuppa cercando di raggiungere la costa somala, intenzionati a chiederne il riscatto.
Ispirato a una storia vera, raccontata nel libro autobiografico Il dovere di un capitano (A Captain’s Duty: Somali Pirates, Navy Seals, and Dangerous Days at Sea) di Richard Phillips e Stephan Talty, è il racconto del primo dirottamento della storia di una nave americana, nonché un appassionante film d’azione dal ritmo serrato grazie alla sapiente regia di Paul Greengrass, su sceneggiatura di Billy Ray. Qui il trailer
Segnaliamo inoltre (salvo imprevisti):
Lo straniero senza nome (1973, regia di Clint Eastwood) su Iris alle 9.55, una scena e la nostra recensione
Steve Jobs (2015, regia di Danny Boyle) su Iris alle 14.10, trailer e nostra recensione
Rocky Balboa (2006, regia di Sylvester Stallone) sul Nove alle 18.00, trailer
Serendipity – Quando l’amore è magia (2001, regia di Peter Chelsom) su Paramount Network alle 19.00, trailer
Giochi di potere (1992, regia di Philip Noyce) su Iris alle 21.00, trailer
Beverly Hills Cop – Un piedipiatti a Beverly Hills (1984, regia di Martin Brest) sul 20 alle 21.05, trailer
Quella nostra estate (1963, regia di Delmer Daves) su Tv2000 alle 21.20
Pets – Vita da animali (2016, regia di Renaud/Cheney) su Italia1 alle 21.20, trailer
La verità è che non gli piaci abbastanza (2009, regia di Ken Kwapis) su RaiMovie alle 23.05, trailer
Gallo cedrone (1998, regia di Carlo Verdone) su Rete4 alle 23.45
La terra dei morti viventi (2005, regia di George A. Romero) su Italia2 alle 23.50, trailer e nostra recensione
Requiem for a Dream (2000, regia di Darren Aronofsky) su Iris alle 1.45, trailer
Moulin Rouge! (2001, regia di Baz Luhrmann) su RaiMovie alle 2.55, trailer
Programmazione odierna in pay-tv:
Fonti
FilmTv ©1993-2021 Tiche Italia s.r.l.
Paolo Mereghetti, Il Mereghetti. Dizionario dei film 2021 © 2020 by Paolo Mereghetti, Baldini+Castoldi s.r.l., Milano
Laura, Luisa e Morando Morandini, il Morandini su www.mymovies.it
www.cinematografo.it