I film Tv di sabato 26 settembre. American Gigolò e Ogni cosa è segreta

Tra i film Tv di sabato 26 settembre 2020, oggi abbiamo scelto American Gigolò di Paul Schrader e Ogni cosa è segreta di Amy Berg. Da segnalare, tra i film in programmazione, anche Fortapàsc di Marco Risi, di cui abbiamo parlato qui.

Tv8, 21.30

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Dakota Fanning, Diane Lane ed Elizabeth Banks in Ogni cosa è segreta

Ogni cosa è segreta (Every Secret Thing, 2014) di Amy Berg. Con Diane Lane, Elizabeth Banks, Dakota Fanning, Danielle Macdonald

Ronnie e Alice, due undicenni, sono accusate di aver ucciso una bambina di colore. Messe in prigione fino al raggiungimento della maggiore età, le due giovani (Fanning e Macdonald) vengono infine rilasciate. Poco dopo la loro scarcerazione, un’altra bambina di colore viene rapita e la colpa, inevitabilmente, ricade su Ronnie e Alice. A capo dell’inchiesta sul nuovo delitto, la detective Nancy Porter (Banks) che aveva indagato sul loro caso anni prima.

Un thriller psicologico al femminile che esplora luci e ombre del rapporto madre-figlia

Tratto dall’omonimo romanzo di Laura Lippmann, prodotto da Frances McDormand e con un cast tutto al femminile fra cui spicca Diane Lane, il film esplora con efficacia luci e ombre dei rapporti fra donne, siano essi di amicizia o fra madri e figlie. Ogni Cosa È Segreta “gioca con lo spettatore tenendolo all’oscuro e rivelando informazioni mano a mano nel dipanarsi della narrazione. Un buon thriller al femminile che […] offre uno spaccato sul dramma di una malattia mentale senza cadere nella commiserazione o nella banale retorica” (Augusto Tirelli). Qui il trailer.

La7, 22.00

film tv sabato 26 settembre 2020 Richard Gere american gigolò Paul Schrader
Richard Gere in American Gigolò

American gigolò (American Gigolo, 1980) di Paul Schrader. Con Richard Gere, Lauren Hutton, Hector Elizondo, Nina Van Pallandt, Bill Duke

Los Angeles. Il gigolò Julian (Gere) conduce un’esistenza agiata, fra completi di Armani, case opulente, locali esclusivi, auto di lusso. Narcisista, spaccone e superbo, si prende ciò che vuole, sfruttando il suo sex-appeal e il suo ascendente sulle ricche signore dei quartieri alti. Mentre intrattiene una relazione con Michelle Stratton (Hutton), moglie dell’aspirante Governatore della California, è spinto dall’amico “magnaccia” Leon (Duke) ad accettare un incarico con una coppia di sadomasochisti, i Rheiman. Il mattino successivo la signora Rheiman viene trovata barbaramente uccisa e la colpa ricade su Julian. Impossibilitato a fornire un alibi, solo e abbandonato da tutti, divenuto l’ombra di se stesso, il giovane si rende infine conto di essere vittima di una macchinazione. Ma di chi?

film tv sabato 26 settembre 2020 Richard Gere american gigolò Paul Schrader
Richard Gere vestito Giorgio Armani in American Gigolò

Manifesto (involontario) dell’edonismo reaganiano

Uscito nel 1980, stesso anno in cui Ronald Reagan diviene per la prima volta Presidente degli Stati Uniti, precorre i tempi adombrando vizi e virtù cardine del decennio. Ricchezza, sfarzo, cinismo, superficialità, in due parole “edonismo reaganiano”. Lanciò Richard Gere come sex symbol internazionale e lo “stile Armani”, rendendo immortale la canzone Call me dei Blondie, uscita due anni prima. (La colonna sonora di Giorgio Moroder fu candidata al Golden Globe).) La supermodel Lauren Hutton dimostra di essere anche un’attrice convincente. Il critico americano Roger Ebert lodò il film, sottolineandone l’aura di tristezza che lo pervade: “togliete dalla trama i sensazionalismi e avrete un trattato sulla solitudine”. Fra richiami a Dostoevskij e al regista francese Robert Bresson, American Gigolò fonde alla perfezione “la finzione narrativa del giallo con un sistema di riferimenti etici para-religiosi (la forza dell’amore, il bisogno di espiazione, la gratuità della grazia” (Paolo Mereghetti). Qui una scena.

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