Film Tv di sabato 6 febbraio 2021. Oggi abbiamo scelto per voi Il fuggitivo di Andrew Davis, Moonlight di Berry Jenkins, Videodrome di David Cronenberg.
Iris (canale 22) 21.00

Il fuggitivo (The Fugitive, thriller, USA, 1993) regia di Andrew Davis. Con Tommy Lee Jones, Harrison Ford, Joe Pantoliano, Julianne Moore, Sela Ward, Tom Wood
Accusato ingiustamente di aver ucciso la moglie (Ward), Richard Kimble (Ford), un chirurgo di Chicago, riesce a fuggire durante il trasferimento in carcere grazie a un terribile ma fortunoso incidente ferroviario e torna in città in cerca, con l’aiuto del collega Charles Nichols (Krabbe), del vero colpevole. Alle sue costole l’agente federale Samuel Gerard (Jones).
Scritto e sceneggiato da David Twohy con Jeb Stuart, ispirato alla serie televisiva ABC di Roy Huggins, di grande successo negli anni ’60, è un thriller d’inseguimento avvincente e ben costruito, anche se a tratti prevedibile. Tenuto insieme soprattutto dalla bravura dei protagonisti: un Ford che interpreta un innocente perseguitato ma pieno di risorse che tanto sarebbe piaciuto a Hitchcock. E un Tommy Lee Jones (premiato con l’Oscar), sbirro testardo e superefficiente con una vena di ironia, che rischia spesso di rubargli la scena. Una curiosità: nella scena dell’incidente a deragliare è un treno vero (Mereghetti). Qui il trailer
Rai Movie (canale 24) 21.10

Moonlight (drammatico, USA, 2016) regia di Barry Jenkins. Con Alex Hibbert, Trevante Rhodes, Ashton Sanders, Mahershala Ali, Janelle Monáe, Naomie Harris, André Holland, Jaden Piner, Jharrel Jerome
L’infanzia difficile, i travagli dell’adolescenza, la complessità dell’età adulta: narrazione in tre atti (e tre nomi) del percorso esistenziale di Chiron (Hibbert/Sanders/Rhodes), un giovane afroamericano cresciuto nella periferia di Miami, e della convivenza con la sua omosessualità, una madre tossicodipendente e il bullismo a scuola (che gli aprirà le porte del riformatorio). E il racconto del suo amore “difficile” per il coetaneo Kevin (Piner/Jerome).
Jenkins ha il merito di riuscire a trattare il tema della diversità evitando luoghi comuni e banali scorciatoie. Il rapporto tra i due protagonisti è denso di sovrastrutture e bipolarità affettive. Costringe lo spettatore a cambiare continuamente prospettiva inducendolo a mantenere una neutralità di campo che si rivela essere un punto di forza. Abile nel servire la causa senza moralizzare, gioca su efficaci inquadrature e riuscite letture tra le righe. Quello che si intuisce alla fine è più efficace di quanto viene mostrato (Morandini).
Sceneggiato dal regista sulla base di In Moonlight Black Boys Look Blue di Tarrell Alvin McCraney, il film è più un racconto di formazione che d’iniziazione alla sessualità (Mereghetti).
Premiato con tre Oscar (miglior film a Dede Gardner, Jeremy Kleiner e Adele Romanski, miglior attore non protagonista a Mahershala Ali e miglior sceneggiatura non originale a Barry Jenkins, Tarell Alvin McCraney) e un Golden Globe. Qui il trailer
Mediaset Italia 2 (canale 66) 21:15

Videodrome (horror, CAN, 1983) regia di David Cronenberg. Con James Woods, Peter Dvorsky, Deborah Harry, Sonja Smiths, Lee Carlson, Lynne Gorman, David Bolt
Max Renne (Woods), presidente di un canale televisivo di Toronto che trasmette materiale “piratato”, incappa in Videodrome che diventa la sua ossessione: un canale che trasmette da Pittsburgh solo ed esclusivamente omicidi e torture ripresi in diretta. Che esercitano sui telespettatori un certo effetto allucinatorio al punto che quando anche una sua collega, la conduttrice radiofonica Nicki Brand (Harry), ne resta coinvolta, realtà e incubo per lui si confonderanno.
“Un capolavoro epocale che teorizza e anticipa l’invadenza del privato da parte della televisione, lo sguardo quale percezione esclusiva della realtà (anche a costo di travisarla e trasformarla), l’uso capitalistico dei media, la diffusione dell’home video, il corpo come contenitore di input al servizio dell’egemonia, l’annullamento dei limiti del mostrabile. E mentre il new horror trova le sue basi, Cronenberg (anche sceneggiatore) perfeziona sia la sua poetica della mutazione della carne … sia il proprio immaginario di genere, con un’inventiva e una forza clamorose” (Mereghetti). Qui il trailer
Segnaliamo inoltre (salvo imprevisti):
Il dottor Zivago (1965, regia di David Lean) su Iris alle 9.15, trailer
The Greatest Showman (2017, regia di Michael Gracey) su RaiMovie alle 14.00, trailer e nostra recensione
Big Eyes (2014, regia di Tim Burton) su RaiMovie alle 15.45, trailer
Quel che sapeva Maisie (2012, regia di McGehee-Siegel) su RaiMovie alle 17.35, trailer
Agorà (2009, regia di Alejandro Amenábar) su la7 alle 17.45, trailer
Le meraviglie del mare (2017, regia di Jean-Michel Cousteau) docu-film su Focus alle 21.15, trailer
Giulietta e Romeo – Una canzone d’amore, su Rai5 alle 21.15, prosa in prima visione televisiva, presentazione
Cattivissimo me 2 (2013, regia di Coffin e Renaud) su Italia1 alle 21.20, trailer
L’ultimo bacio (2001, regia di Gabriele Muccino) su Rai3alle 21.45, trailer hd
Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma (2021, regia di Giulio Base) su Rai1 alle 22.50, prima visione televisiva, trailer
L’uomo della pioggia (1997, regia di Francis Ford Coppola) su Paramount Network alle 23.00, una scena e la nostra recensione
L’uomo che rubò Banksy (2018, regia di Marco Proserpio) su RaiStoria alle 23.00, documentario, trailer
Il profeta (2009, regia di Jacques Audiard) su RaiMovie alle 23.10, trailer
Lovemobil – I caravan del sesso (2019, regia di Elke Lehrenkrauss) su Cielo alle 23.15, trailer
Per pochi dollari ancora (1966, regia di Giorgio Ferroni) su Cine34 alle 23.15, trailer
Nebraska (2013, regia di Alexander Payne) su RaiMovie alle 1.50, trailer
Programmazione odierna in pay-tv:
Fonti
FilmTv ©1993-2021 Tiche Italia s.r.l.
Paolo Mereghetti, Il Mereghetti. Dizionario dei film 2021 © 2020 by Paolo Mereghetti, Baldini+Castoldi s.r.l., Milano
Laura, Luisa e Morando Morandini, il Morandini su www.mymovies.it