Giallo delle lettere a Viale Mazzini. Anzaldi: “Rai nega accesso a documento ufficiale”

Giorgia Meloni Enrico Letta
Giorgia Meloni ed Enrico Letta

di Marco Zonetti 🖋️

L’estate, seppur agli sgoccioli, è la stagione dei gialli letti sotto l’ombrellone. Ma, assieme a quelli di Agatha Christie o di Mary Higgins Clark, c’è un altro giallo che va per la maggiore in questi giorni. Tutto parte dalla vexata quaestio del duello televisivo tra Enrico Letta e Giorgia Meloni organizzato e previsto per il 22 settembre a Porta a Porta e bocciato dall’AgCom perchĂ© in violazione della Par Condicio.

DopodichĂ©, mentre il leader di Azione Carlo Calenda chiedeva un confronto televisivo a quattro, corroborato da vari esposti del Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv), ecco che Il Foglio sottolineava come perfino cinque Consiglieri di Amministrazione Rai su sette (Simona Agnes, Francesca Bria, Igor De Biasio, Alessandro Di Majo, Riccardo LaganĂ ) avessero scritto una lettera agli altri due, ovvero la Presidente Marinella Soldi e l’Ad Carlo Fuortes, nella quale deploravano la gestione da parte dei vertici riguardo al suddetto confronto Tv.

Michele Anzaldi a quel punto aveva sollecitato il Presidente della Vigilanza Alberto Barachini di convocare immediatamente in commissione i cinque consiglieri in quanto, rappresentando essi la maggioranza dei due terzi in CdA, attraverso le loro rimostranze davano vita a una sostanziale “sfiducia” nei confronti dell’Ad, con tutto ciò che ne sarebbe conseguito. Il Presidente Barachini a sua volta aveva chiesto alla Rai copia della lettera dei consiglieri, e qui la vicenda si è ammantata per l’appunto di giallo. Viale Mazzini infatti, anzichĂ© inviare la richiesta copia al Presidente Barachini, gli ha inviato una risposta laconica nella quale ha riassunto a grandi linee il contenuto della lettera dei cinque consiglieri “dissidenti”, comunicando per giunta di aver scritto loro un’ulteriore lettera, anch’essa riassunta sommariamente nella risposta al Senatore Barachini.

Insomma, uno scambio di documentazioni ufficiali tra i consiglieri di amministrazione Rai e i vertici di Viale Mazzini, la cui lettura però è stata di fatto negata alla Commissione di Vigilanza. In queste ore, dunque, l’On. Anzaldi ha nuovamente scritto al Presidente Barachini le seguenti parole:

“Gentile Presidente,

alla luce dell’inaccettabile risposta della Rai, che ha negato alla Vigilanza l’accesso alla lettera inviata da 5 consiglieri alla presidente e all’amministratore delegato sul mancato confronto tv tra i leader, ribadisco quanto ho già richiesto lo scorso 30 agosto: la commissione convochi subito tutto il Cda per fare piena luce e trasparenza su questa vicenda.

Purtroppo la Rai in questi anni ha dimostrato di non tenere in alcuna considerazione la leale collaborazione istituzionale con la commissione parlamentare chiamata alla vigilanza sul servizio pubblico, lo abbiamo già visto con le risoluzioni inapplicate, le richieste ignorate come sui conflitti di interessi degli agenti, le risposte omertose e lacunose alle interrogazioni. Addirittura in questo caso, in una situazione delicata come la campagna elettorale, è stato negato un documento ufficiale su una materia di stretta competenza della commissione come la tutela del pluralismo in vista del voto.

GiĂ  nella riunione convocata per il 5 settembre per il sorteggio nelle tribune elettorali la commissione valuti l’immediata convocazione dei consiglieri, visto che il tempo rimasto per organizzare il confronto è sempre di meno. Come ha ribadito anche la commissaria Agcom Giomi in un’intervista al “Corriere della sera” le tv, e in particolare il servizio pubblico, sono pienamente legittimate, e anzi sollecitate, a organizzare il confronto tra i leader, chi ritiene di non partecipare può farlo senza per questo impedire che si confrontino gli altri“.

Quali saranno gli sviluppi di questa vicenda a dir poco kafkiana? Vi terremo aggiornati.

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