Governo. Borghi (Pd): “Ora Conte ceda delega sui Servizi”

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Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

La vexata quaestio della delega sui Servizi

L’Onorevole dem Enrico Borghi, Deputato del Copasir, ha rilasciato una interessante intervista a Giuliano Foschini del quotidiano La Repubblica. Fra gli esponenti del Pd più influenti in materia di Intelligence, l’On. Borghi solleva una questione di non poco conto per quanto riguarda l’Esecutivo e i rapporti fra M5s e Partito Democratico. Il tema è la delega sui Servizi, in questo momento detenuta ancora dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

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Il deputato del Copasir Enrico Borghi (Pd)

Il commento di Enrico Borghi (Pd), Deputato del Copasir

“Come Partito Democratico” dichiara il Deputato, “pensiamo che Conte debba nominare al più presto un’autorità delegata ai Servizi“. Un atto necessario per Il Paese ma anche a tutela dello stesso Premier. Questo perché, a detta dell’On. Borghi, “sussistono una serie di condizioni, a livello interno e di politica internazionale, che richiedono che Conte ceda la delega”.

E il Deputato dem precisa: “L’autorità delegata svolge un’attività di disintermediazione sulla base degli indirizzi che il Presidente del Consiglio dà: è un ruolo di garanzia […] ed è necessario che ci sia un’intercapedine tra il suo ruolo e l’attività delle agenzie di sicurezza“.

I tre motivi per assegnare la delega al Partito Democratico

Secondo l’On. Borghi, è il Partito Democratico la forza politica ideale alla quale assegnare la delega. Per tale dichiarazione egli adduce tre motivi. Il primo: “Serve efficacia e operatività, per rispettare quello che impone la legge, e cioè l’indirizzo del governo e il controllo del Parlamento“. Oberato di impegni, accresciuti anche e soprattutto dall’emergenza covid-19, Conte non può occuparsi a dovere e a tempo pieno della sicurezza nazionale. Il secondo è “una questione internazionale: i servizi sono della repubblica e non sono né appannaggio di un partito Nè di chi governa il Paese.”

Il Pd è “il partito delle istituzioni” e garantisce l’equilibrio richiesto dalla legge. Sempre in ambito internazionale, si dipana il terzo motivo ascritto dall’On. Borghi. “Serve un interlocutore che dia garanzie ai nostri alleati principali, Stati Uniti e Unione Europea, in particolare dopo la vittoria di Biden”.

Pd interlocutore ideale dell’America di Biden

Il Pd, secondo il Deputato Borghi, è “l’interlocutore ideale di questo nuovo corso degli Stati Uniti” e offre “maggiori certezze” rispetto a un Premier privo di esperienza specifica e di un sistema di relazioni radicate nel tempo. L’On. Borghi non snocciola nomi di possibili prossimi titolari della suddetta delega, poiché la scelta spetta allo stesso Conte. Ma precisa che “non è una questione di nomi, bensì di politica e democrazia”.

Conte “Premier dei segreti

Sulla questione di Conte e della delega sui Servizi, rammentiamo la posizione del Segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Pd), che qualche mese fa si domandava come mai il Premier continuasse “a nascondere, a secretare, a non fare trasparenza”. Elencando una serie di “occultamenti” fra i quali i documenti del Sismi sulle stragi, i verbali del comitato tecnico-scientifico sul primo lockdown e, nell’ambito della Rai, le schede della Commissione di Vigilanza sulla votazione del Presidente Marcello Foa, “avvenuta in violazione della legge che prevede per la Rai una presidenza di garanzia.”

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