di Marco Zonetti
Per la sua corsa alla segreteria del Partito Democratico, Elly Schlein può dormire su un bel “guanciale”. Schlein è infatti riuscita ad accaparrarsi il popolarissimo attore Lino Guanciale, protagonista di molte fiction Rai quali L’Allieva, Sopravvissuti, Che Dio ci aiuti, La porta rossa e così via. Guanciale ha infatti accettato di diventare il portavoce del comitato per Schlein nella sua regione, per l’appunto l’Abruzzo.
In una nota poi pubblicata anche sui suoi profili social, Schlein ha ringraziato Guanciale per il sostegno, definendolo “Un grande attore, un intellettuale impegnato che ricorda sempre le parole di Gian Maria Volonté: ‘Quello che si fa in palcoscenico è sempre un atto politico’“.
Sarà. Ma non può non tornare in mente la gogna mediatica alla quale fu sottoposta la povera Cristina D’Avena quando si diffuse la notizia che avrebbe semplicemente cantato al decennale di Fratelli d’Italia. Quando invece soltanto qualche mese prima aveva partecipato a una festa del Pd a Reggio Emilia che vedeva la partecipazione di Paola De Micheli (anch’ella candidata alla segreteria dem), e nessuno aveva eccepito.
Per ora, contro la scelta di Lino Guanciale, non rileviamo lo stesso accanimento che si scatenò contro l’interprete dei Puffi e di Pollon. Come scrisse Dagospia a suo tempo, si usano forse due pesi e due misure a seconda dello schieramento politico al quale un artista presta la propria immagine?