Guerra M5s-Terzo Polo per aggiudicarsi la Commissione di Vigilanza Rai

Riccardo Ricciardi e Maria Elena Boschi in lizza per la residenza della Commissione di Vigilanza Rai
Riccardo Ricciardi e Maria Elena Boschi in lizza per la presidenza della Commissione di Vigilanza Rai

Più volte in occasione delle ultime controversie relative alla Tv pubblica, ad esempio la vicenda della maglietta della X Flottiglia Mas sfoggiata da Enrico Montesano a Ballando con le Stelle e costata all’attore la squalifica dal programma, è stato sollevato da più parti un interrogativo: dov’è finita la Vigilanza Rai?

La risposta è semplice: dall’avvio del nuovo Parlamento la commissione bicamerale che vigila sul servizio pubblico radiotelevisivo – con grande contentezza da parte dei suoi tanti detrattori, anche illustri – non è ancora stata costituita, mentre infuria la guerra tra Movimento Cinque Stelle e Terzo Polo (Azione-Italia Viva) al fine di aggiudicarsene la presidenza. Una strenua battaglia che si gioca parallelamente alla designazione del Vicepresidente del Copasir, scelta che spetta al Centrodestra non ancora accordatosi sul nome cui assegnare la carica.

Come racconta l’Adnkronos, infatti, il suddetto stallo da parte di Fdi, Fi e Lega “insieme alla partita parallela della Vigilanza Rai (con annesso scontro tutto interno al centrosinistra), avrebbe bloccato l’elezione dei vertici dell’organismo di controllo sui Servizi segreti. Tant’è che il 30 novembre scorso la seduta del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica è stata rinviata alla prossima settimana e riconvocata martedì 6 dicembre, alle 14, dove dovrebbe esserci la ‘fumata bianca’”.

Sul tavolo, per il vertice del Copasir resta ancora come prima possibile scelta il dem Lorenzo Guerini, già Ministro della Difesa e titolare della presidenza del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica nel periodo 2018-2019. Come suo vice Fratelli d’Italia propone il senatore Andrea Augello e i Deputati Angelo Rossi e Giovanni Donzelli; Forza Italia la Capogruppo al Senato Licia Ronzulli; mentre il Senatore Claudio Borghi è la scelta della Lega.

Ma è la corsa per aggiudicarsi il timone della Vigilanza Rai a scombinare ogni piano. Per prassi, infatti, la presidenza della commissione spetta all’Opposizione, che tuttavia in questa particolare congiuntura politico-istituzionale è composta da tre forze politiche fra loro discordi. Come detto sopra, il Pd pare orientato verso la guida del Copasir, lasciando così Movimento Cinque Stelle e Terzo Polo a contendersi il timone dell’organismo istituzionale che vigila sulla tv pubblica.

Se per la presidenza della Vigilanza Rai i grillini vorrebberoil deputato Riccardo Ricciardi fedelissimo di Giuseppe Conte, nelle mire di Carlo Calenda e Matteo Renzi c’è invece la deputata Maria Elena Boschi, come indicato anche dal Fatto Quotidiano e Dagospia. Sempre l’Adnkronos rivela come le quotazioni di Boschi siano oggi in netto rialzo, con relativi timori da parte dei grillini secondo i quali Meb potrebbe contare sui voti dei tre partiti del Centrodestra, “anche alla luce del faccia a faccia di qualche giorno fa tra Giorgia Meloni e Carlo Calenda”. Un abboccamento, quello fra la Presidente del Consiglio e il leader del Terzo Polo, che potrebbe quindi rivelarsi cruciale ai fini delle prossime nomine.

Non va dimenticato che, per aggiudicarsi la presidenza della Commissione di Vigilanza Rai, occorrono i voti di Fdi, Fi e Lega; voti che il M5s paventa possano proprio essere dirottati en masse su Maria Elena Boschi. A parere dei 5 Stelle, e non solo loro, potrebbe infatti trattarsi di una “ricompensa” al Terzo Polo per aver favorito l’elezione di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato, confermando così il sospetto – mai sopito – che i misteriosi voti decisivi provenissero proprio dalle file dell’accoppiata Renzi-Calenda in vista di vantaggi futuri. Frattanto, al momento attuale e chissà ancora per quanto tempo, sulla Rai nessuno vigila e sembra andar bene così a molti. Se non forse a tutti.

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