I film Tv di mercoledì 2 settembre 2020 con Blanchett, Ardant, Deneuve, Portman, Vitti

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Cate Blanchett in Carol

RaiMovie, 21.10

Carol (2015) di Todd Haynes. Con Cate Blanchett, Rooney Mara, Kyle Chandler, Jack Lacy, Sarah Paulson

New York, anni Cinquanta. La ventenne Therese Belivet (Mara) lavora come commessa in un grande magazzino in centro a Manhattan ma sogna di cambiare la sua vita. E il suo desiderio si avvera, ma non come avrebbe pensato. Un giorno, nel grande magazzino entra la ricca ed elegante Carol Aird (Blanchett) e fra le due scatta immediatamente un’intesa particolare. L’insoddisfatta Carol, prigioniera di un matrimonio senza amore con il marito Harge (Chandler), s’innamorerà – ricambiata – di Therese, sfidando con la loro storia sentimentale i pregiudizi dell’epoca e l’ostilità del marito che farà passare Carol per una madre snaturata. Le due donne saranno costrette a scegliere fra il loro rapporto e le convenzioni della società, consapevoli che, in entrambi i casi, saranno obbligate a soffrire.

Dall’omonimo romanzo del 1952 di Patricia Highsmith, Todd Haynes ricostruisce alla perfezione e con estrema raffinatezza la società dell’epoca e le sue ipocrisie. Il film diviene manifesto della presa di coscienza di sé e del diritto alla propria individualità. Sei nomination all’Oscar. Splendida come sempre Cate Blanchett, alla quale RaiMovie dedica il film quale Presidente di Giuria della Mostra del Cinema di Venezia che si apre oggi. Qui il trailer del film.

Rai4, 21.20

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Rosamunde Pike in Gone Girl – L’Amore bugiardo

Gone Girl – L’Amore bugiardo (Gone Girl, 2014) di David Fincher. con Ben Affleck, Rosamunde Pike, Neil Patrick Harris, Tyler Perry, Carrie Coon, Kim Dickens, Emily Ratajkovski

Nick (Affleck), disoccupato ex scrittore di belle speranze, torna a casa una mattina senza più trovare la giovane e bella moglie Amy (Pike). Segni di colluttazione, con tracce di sangue, lasciano intendere che sia stata rapita e che si sia allontanata contro la sua volontà. O peggio. La polizia indaga sulla scomparsa della donna e i sospetti si riversano su Nick, compagno dai mille lati oscuri e fedifrago bersagliato dai media che lo indicano da subito come assassino. Intanto procede il racconto parallelo di Amy che, su un diario, registrava la sua parabola coniugale da giovane sposa felice a moglie insoddisfatta e abusata dal marito. Oltre che non all’altezza delle aspettative dei genitori, autori della saga letteraria della “Mitica Amy”, una sorta di alter ego vincente della figlia. Ma dov’è finita Amy? Nick l’ha veramente assassinata? E possibile che, dal mondo dei morti, la moglie stia cercando d’incastrarlo con mille indizi disseminati ad arte per farlo condannare? Mai sottovalutare la Mitica Amy e il suo desiderio di vendetta, anche “dall’Oltretomba”.

Tratto dal romanzo di Gillian Flynn, in mani sbagliate avrebbe potuto trasformarsi in un banale thriller televisivo. Fincher costruisce invece un’avvincente storia d’amore e di morte hitchcockiana con tanto di bionda e algida protagonista (Rosamunde Pike, candidata all’Oscar). Fra gli echi de La Donna che visse due volte, Affleck riesce nella non facile impresa di attirarsi le antipatie e al tempo stesso la solidarietà dello spettatore. Nel cast anche Emily Ratajkovski nella parte della giovanissima amante di Nick. Brava Kim Dickens nei panni della cinica, sbrigativa e intelligente poliziotta “persecutrice” del marito sospettato e mostro sbattuto in prima pagina. Qui il trailer.

La7D, 21.30

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Il cast di 8 donne e un mistero

8 donne e un mistero (8 femmes, 2001) di François Ozon. Con Fanny Ardant, Emmanuelle Béart, Catherine Deneuve, Isabelle Huppert, Virginie Ledoyen, Danielle Darrieux, Ludivine Sagnier, Firmine Richard

Francia, anni Cinquanta. In una sontuosa villa, una ricca famiglia si accinge a festeggiare il Natale. Quando il patriarca viene trovato morto, i sospetti ricadono sulle otto donne che lo frequentavano regolarmente, ciascuna armata di scheletri nell’armadio e di un valido movente per il delitto. Chi è l’assassina?

Adattato dalla pièce teatrale di Robert Thomas, Huit Femmes, il film strizza l’occhio al Donne di George Cukor in chiave gialla. Gara di bravura fra le protagoniste, premiate in blocco con l’Orso d’Argento a Berlino per la Miglior Attrice. Piccolo vezzo in stile Bollywood: nel presentarsi in scena, tutte le interpreti cantano una canzone con tanto di balletto.

RaiMovie, 23.15

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Natalie Portman in Jackie

Jackie (2016) di Pablo Larraín. Con Natalie Portman, Greta Gerwig, Peter Sarsgaard, Billy Crudup, John Hurt

Usa, 1963. Una settimana dopo l’assassinio del Presidente Kennedy a Dallas, la vedova Jackie (Portman) accetta di rilasciare una lunga intervista a Theodore H. White di Life. Nel colloquio poi divenuto celebre, l’ex First Lady ripercorre i suoi giorni alla Casa Bianca.

Ottima regia di Pablo Larraín su una fenomenale sceneggiatura di Neal Hoppenheim (premio Osella a Venezia) e straordinaria interpretazione di Natalie Portman (candidata all’Oscar) nei panni di un’algida regina senza più regno e senza più re. Delicato ma incisivo ritratto di alta borghesia in nero, fra vizi privati e pubbliche virtù, ipocrisie, tradimenti e obblighi istituzionali a interpretare personaggi da favola, perché come dice la stessa Jackie: “La gente ama le favole. E i personaggi delle favole finiscono per diventare più reali dell’uomo che ci sta accanto”. Detto da colei che, di lì a qualche anno, come in una favola nera, si sarebbe reinventata sposando Aristotele Onassis e diventando per l’America sbigottita (e tradita) “Jackie O”. Qui il trailer.

Iris, 04.15

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Monica Vitti in Deserto Rosso

Deserto rosso (1964) di Michelangelo Antonioni. Con Monica Vitti, Richard Harris, Carlo Chionetti, Xenia Valderi

I tormenti della borghese Giuliana (Vitti), moglie insoddisfatta dell’industriale Ugo (Chionetti), che si muove come pesce fuor d’acqua nel contesto di una Ravenna disumanizzata. Neanche il rapporto extraconiugale con Corrado (Harris), l’unico che sembra comprendere la sua insofferenza verso la vita, riesce a scuoterla dalla sua triste condizione. E dal deserto della sua esistenza.

Terzo “capitolo” della sua saga dell’incomunicabilità e dell’alienazione, Deserto Rosso è il nono film di Michelangelo Antonioni nonché il suo primo a colori. Colori (i grigi e i verdi della fabbrica, i rossi e i neri degli interni) utilizzati qui in funzione espressiva, a sottolineare gli stati d’animo dei personaggi e le suggestioni narrative. Leone d’Oro per il miglior film alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1964. Nastro d’argento alla mirabile fotografia di Carlo Di Palma. Qui il trailer.