Il caso di Orsini e degli opinionisti “pro Putin” arriva in Francia e Spagna

Bianca Berlinguer Alessandro Orsini
Bianca Berlinguer con Alessandro Orsini a #Cartabianca su Rai3

di Marco Zonetti 🖋️

Chi pensava che il caso degli opinionisti definiti “pro Putin” ospiti nei talk show fosse una “baruffa chiozzotta” tutta italiana sarà costretto a ricredersi. Pochi giorni fa la questione è infatti approdata sul quotidiano francese L’Opinion in una disamina di Francesco Maselli, ed è di ieri la cronaca sull’argomento firmata da Daniel Verdú pubblicata sullo spagnolo El País, testate lette non soltanto oltralpe e nella penisola iberica ma in tutti i paesi francòfoni e ispanòfoni del mondo.

Entrambi gli articoli, corredati nella versione online da foto dell’ormai onnipresente Alessandro Orsini, ricostruiscono gli ultimi sviluppi della vicenda che ha visto la Commissione di Vigilanza Rai prendere di mira in un primo momento le opinioni considerate “filoputiane” da parte di ospiti italiani nel programma di Rai3 #Cartabianca; e poi finire a esaminare – assieme al Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica – il caso ben più inquietante dei giornalisti russi invitati nei talk show, non soltanto quelli targati Rai. Nell’emblematica fattispecie di Nadana Fridrikhson, ospite di varie trasmissioni di approfondimento come #Cartabianca, Otto e mezzo e diMartedì, la cronista è in forza a un canale televisivo di proprietà nientemeno che del Ministero della Difesa russo, Zvevda Tv.

Alessandro Orsini L'Opinion
Alessandro Orsini El País

Dagli articoli de L’Opinion e di El País, che citano ampiamente le recriminazioni della parte in causa Bianca Berlinguer, conduttrice di #Cartabianca, e gli attacchi di Corrado Formigli di Piazza Pulita alla Commissione di Vigilanza Rai, traspare un certo stupore nei confronti del caso italiano, così eclatante per l’appunto da fare notizia anche in Francia e in Spagna. Segno che quella che investe la nostra Tv è una situazione del tutto peculiare vista da due Paesi in forza alla Nato. Organizzazione il cui operato – assieme a quello del Presidente americano Joe Biden – è spesso stigmatizzato aspramente nei talk show italiani, non solo quelli targati Rai, da personaggi vicini a Putin come la suddetta Fridrikhson o Evgeniy Popov, giornalista e deputato russo.

E tuttavia, malgrado da molte settimane imperversi il caso – ormai divenuto di rilevanza internazionale – degli opinionisti considerati “pifferai della propaganda di Putin”, un illustre osservatore italiano apprezzatissimo anche in Europa se n’è accorto solo da qualche giorno. Parliamo del Presidente del Consiglio Mario Draghi che, secondo Il Foglio, durante la sua quarantena da Covid-19 ha acceso finalmente la Tv… e si è messo le mani nei capelli, sgomento da ciò che ha visto nei talk show.

In tutto questo, non solo per via dei discussi ospiti di #Cartabianca l’Ad Rai voluto espressamente da Draghi, Carlo Fuortes, è atteso in udienza dal Copasir, evento mai avvenuto nella Storia della Tv di Stato; ma a causa degli stessi ospiti “la Rai di Draghi” è finita anche sui giornali stranieri, e non certo per esserne celebrata. SuperMario si sarà finalmente reso conto che è il caso di dedicare un po’ della sua attenzione alla “patata bollente” di Viale Mazzini, prima che si trasformi nel suo più grande fallimento? 

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