Il libro flop di Casalino diventa film. Anzaldi: “Non pensino neanche lontanamente di chiedere finanziamenti alla Rai”

Casalino
Rocco Casalino

Da clamoroso flop in libreria a futuro film. Parliamo de Il portavoce (Piemme), autobiografia uscita il 16 febbraio scorso del braccio destro dell’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ovvero Rocco Casalino, colui che si vantava di vendere più di Barack Obama, come rilanciato anche da Dagospia. Ebbene il fiasco sugli scaffali malgrado i mille e più inviti nei talk show per promuoverlo, non ha segnato la fine della storia di “Rocco e i suoi fardelli” (del passato). Come scrive Tommaso Labate sul Corriere della Sera, l’ex gieffino e il gruppo Mondadori hanno infatti firmato un accordo per la cessione dei diritti dell’autobiografia con la casa di produzione cinematografica Kubla Khan di Umberto Massa (il cui ultimo film risulta essere del 2009).

Ai tempi della presentazione de Il portavoce in tutti i canali televisivi, soprattutto quelli della televisione pubblica, si era arrivati al punto in cui la frequenza del suo autore sulla Tv di Stato sovvenzionata dal canone era seconda solo a quella del Presidente del Consiglio Mario Draghi, secondo i dati dell’AgCom. Talché il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi si era domandato a che titolo Casalino fosse invitato nei talk show, visto che il suo tour televisivo – anziché una campagna promozionale del libro – sembrava perlopiù propaganda capillare pro Conte e pro M5s, e quindi le presenze televisive del suo ex portavoce in quanto tale avrebbero dovuto essere conteggiate come quelle di un esponente politico.

Abbiamo chiesto pertanto un parere sul film tratto dalla biografia di Casalino all’On. Anzaldi, che ci ha risposto così: “Se, per la realizzazione, pensano di fare affidamento su un finanziamento Rai hanno fatto male i loro calcoli. A breve s’insedieranno il nuovo Consiglio di Amministrazione e l’Amministratore Delegato nominato dal governo Draghi e si spera che finiscano gli sprechi e le sovvenzioni inutili”. E il Deputato di Italia Viva conclude: “Se, dal sovvenzionare i cinepattoni, pensano di passare al finanziamento pubblico dell’autocelebrazione e del narcisismo, hanno sbagliato i tempi“.

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