Ilaria Bonacossa reinventa Artissima. La principale fiera d’arte contemporanea diventa digitale

Ilaria Bonacossa – ph. Giorgio Perottino per Artissima

Ilaria Bonacossa: la donna che ha reinventato Artissima, la più importante fiera internazionale di arte contemporanea, al suo debutto digitale

Artissima, la principale fiera internazionale d’arte contemporanea che si svolge dal1994 a Torino, da domani sarà integralmente digitale, crossmediale e unplugged. Per tutti su  https://xyz.artissima.art/ fino al 9 dicembre.  Ed è proprio la direttrice di Artissima, Ilaria Bonacossa in un video, a darci il benvenuto. Della peculiarità di questa nuova edizione avevamo già trattato qui: Artissima Unplugged (questo il titolo dell’edizione 2020, grazie a un’inedita componente acustica) è un nuovo e articolato sistema (per ora unico, sia per genere, sia per le circostanze in cui si sta per svolgere)  di proporre l’arte contemporanea. Che lascerà probabilmente il segno anche quando ci saremo lasciati alle spalle la pandemia da Covid-19. Nonostante su un fattore ci sia unanime consenso: all’arte il contatto visivo non basta. L’arte va “vissuta” e proposta grazie anche all’insostituibile calore delle relazioni umane, del “dialogo” dell’artista con il pubblico e con i collezionisti.

Artissima XYZ: la prima piattaforma digitale crossmediale per l’arte contemporanea

Artissima

Approfittiamo di un’intervista che Ilaria Bonacossa ha rilasciato ad Andrea Rossetti di Exibart a una settimana dalla conferenza stampa (tenutasi proprio oggi in presenza) per tornare puntualmente sull’argomento. Intervista in cui Ilaria Bonacossa parla della difficile gestazione di questa edizione e della decisione di far prevalere la componente digitale, che era solo di complemento alla mostra fisica, fino a soppiantarla. E da come si sia partiti da progetti che già nel titolo (fondamenta e /ge·ne·a·lo·gì·a/) esprimevano il concetto di origine, solida base di partenza, in netto contrasto con l’incertezza del periodo, a favore della continuità dell’iniziativa nel tempo.

Anche quest’anno Artissima presenterà dunque un catalogo online. Ma per la prima volta Artissima XYZ, una piattaforma digitale crossmediale, trasformerà le sezioni che sono l’anima storica della mostra, Present Future, Back to the Future e Disegni, tutte sezioni curate al femminile, in un’esperienza di approfondimento, coinvolgente; grazie a contenuti multimediali come video, videointerviste, podcast realizzati dagli artisti e materiali di approfondimento. E visite guidate con curatori e collezionisti.

Infine GAM, Palazzo Madama e MAO, tre musei civici torinesi, offriranno alcuni dei loro spazi a tre distinti progetti espositivi: un distillato della mostra che resterà in esposizione per un periodo decisamente più lungo del solito, per dare a tutti noi la possibilità di visitarli.

Antonio Facchin

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