La Rai è TeleVeltroni. L’ex Segretario Pd nuovo prezzemolino Tv

Veltroni libro
Walter Veltroni

Vedo Veltroni ovunque

Vedo Veltroni ovunque. Così si potrebbe riassumere lo strano fenomeno delle ultime settimane caratterizzate da una massiccia presenza di Walter Veltroni in ogni programma Rai (e non solo). Saltabeccando dalla Vita in Diretta di Alberto Matano a Oggi è un altro giorno di Serena Bortone (ormai due programmi intercambiabili fra loro). Dal Tg1 al Tg3. Dalle Parole della Settimana di Massimo Gramellini a Otto e mezzo di Lilli Gruber, passando per Quante Storie e Che tempo che fa.

Una sterminata produzione di contenuti

Ospite più assiduo che mai nei talk show televisivi, l’ex Segretario del Pd moltiplica le sue epifanie catodiche per snocciolare le sue perle di ecumenica saggezza su ogni àmbito dello scibile umano, e per promuovere le sue innumerevoli produzioni qualunque esse siano. Il suo ultimo libro giallo, il suo libro sull’Italia della pandemia, le trasmissioni che cura (il fiasco de La partita di Maradona su La7), la sua Edizione Straordinaria in prima serata del sabato di Rai3, una sorta di Techetechetè delle edizioni straordinarie dei Tg appiccicate l’una all’altra in mera sequenza cronologica.

Un lavoro che per giunta, a costo zero, avrebbe potuto mettere in piedi qualunque montatore Rai (e ve ne sono di validissimi). Quanto sarà costata invece questa operazione fortemente voluta dalla direttrice di RaiCultura (ed ex direttrice-meteora di Rai3) Silvia Calandrelli? Un mistero sul quale forse è meglio non sapere di più.

Più “prezzemolino” di Alba Parietti

La Rai (e non solo) è dunque diventata TeleVeltroni. Più “prezzemolino” di Alba Parietti ai tempi d’oro della coscia lunga della Sinistra, più presente dell’onnipresente Bruno Vespa nei periodi di promozione dei suoi libri, lo attendiamo prossimamente a Elisir, allo Zecchino D’Oro, alle Estrazioni del lotto e sul palco del Festival di Sanremo (se mai si farà) al posto della valletta bionda. Tanto, per il marzo del prossimo anno, il buon Walter avrà sfornato almeno altri tre romanzi, un film, due cortometraggi animati e quattro saggi. In tutto questo suo abbacinante tourbillon presenzialistico televisivo, aleggia tuttavia – oggi più che mai – un interrogativo: ma non doveva trasferirsi in Africa?