La Rai perde i pezzi… di antiquariato. Continua l’inchiesta giudiziaria sul patrimonio pubblico scomparso dalle sedi della Tv pubblica, e ora – come rivela Il Messaggero – nel mirino dei carabinieri tutela patrimonio culturale guidati dal generale Roberto Riccardi non ci sono più solo i famigerati 120 dipinti (più qualche scultura) svaniti nel nulla, ma anche preziosi oggetti di arredo volatilizzati, come segnalava Pinuccio di Striscia la Notizia in un servizio che ha fatto scalpore qualche tempo fa.
In particolare, si indaga nella struttura della sede Rai di Corso Sempione a Milano, costruita da Gio Ponti, così come lo stesso mobilio. Mobilio che in alcuni casi eclatanti sarebbe per l’appunto scomparso per poi rispuntare misteriosamente laddove meno ce lo saremmo aspettato. Già, come rivelava Pinuccio, infatti, il 16 ottobre 2019 è stata battuta all’asta a Londra da Christie’s una scrivania disegnata per la Rai da Gio Ponti. L’oggetto, descritto sul sito della casa d’aste come «Una rara e importante scrivania, progettata per gli uffici Rai», è stato venduto per circa 70mila euro.
Come denunciava l’inviato di “Rai Scoglio 24”, tuttavia, la scrivania non è l’unico arredo trafugato, ma manca anche un numero imprecisato di sedute di Carlo Mollino, che vanno ad aggiungersi ai quadri rubati e in alcuni casi sostituiti con dei falsi. “Tutti lavori” – come scrive il Messaggero – “di pittori e scultori contemporanei che hanno un valore di mercato rilevante in costante ascesa. Così come quella degli arredi firmati Gio Ponti”.
I sospetti degli inquirenti si concentrano anche su possibili dipendenti Rai, specie perché di chiunque si tratti, si parla comunque di qualcuno con facile accesso alle opere in questione e che – non trattandosi esse di francobolli bensì di poltrone, quadri e scrivanie – disponeva dei mezzi, del tempo e delle opportunità per trasportarle indisturbato fuori dalle sedi che le ospitavano. Si prospettano sviluppi interessanti.