di Marco Zonetti 🖋️
Il caso della defenestrazione di Mario Orfeo dalla Superdirezione Approfondimento Rai acquista ogni istante di piĂą i connotati di un thriller politico per chi ama le storie di intrighi istituzionali, o – per chi invece osserva la realtĂ con occhi cinici e disincantati – quelli di una parodia di Massimo Troisi e Roberto Benigni.
Il quotidiano La Stampa ha appena riportato che “ieri mattina l’amministratore delegato Rai Carlo Fuortes ha ricevuto una chiamata da Palazzo Chigi per conto di Mario Draghi. Il defenestramento (sic.) di Mario Orfeo dalla direzione del genere Approfondimenti ha scatenato un putiferio politico”. Ma la Rai a stretto giro ha diffuso la nota secondo la quale: “Diversamente da quanto riportato da alcuni organi di stampa, l’amministratore delegato Rai nei giorni scorsi non ha avuto alcuna conversazione o telefonata con il presidente del Consiglio, professor Mario Draghi“.
Facendo le pulci alla nota di Viale Mazzini, però, si potrebbe eccepire che La Stampa non parla affatto di una telefonata tra Fuortes e Draghi, bensì “con Palazzo Chigi, per conto di Draghi”. Quindi la smentita della Tv di Stato al riguardo, in realtĂ , non smentisce alcunchĂ©… Insomma, se la Rai non fosse un’azienda pubblica pagata dal canone dei contribuenti, ci sarebbe da ridere a crepapelle. Invece, non ci resta che piangere.