di Marco Zonetti 🖋️
Nella puntata del 26 agosto di In Onda su La7, si è consumata una gaffe “storica” – in varie accezioni del termine – da parte di Giulio Tremonti , candidato con Fratelli d’Italia alle prossime elezioni politiche e più volte indicato come papabile Ministro dell’Economia in un esecutivo guidato da Giorgia Meloni.
Alla domanda del conduttore Luca Telese riguardo a possibili occulti veti internazionali su certi nomi del Centrodestra in lizza per Palazzo Chigi, Tremonti si è detto in disaccordo con questa eventualità, citando nel suo discorso: “La chiamata dello straniero, come era ai tempi di Benedetto Croce, nel ‘600: quando uno è debole cerca di farsi forte chiamando lo straniero” (video qui sotto).
Peccato però che Benedetto Croce non sia affatto del ‘600, in quanto nato nel 1866 e morto nel 1952. Tanto da aver ricoperto la carica – fra le altre – di Senatore e Ministro del Regno d’Italia, e quindi di Deputato dell’Assemblea Costituente. Oltre a essere stato notoriamente – malgrado l’iniziale fiducia – uno dei principali detrattori del Fascismo dopo il delitto Matteotti. Nel corso della puntata, Tremonti non ha rettificato lo svarione, né lo ha fatto l’ospite Gianni Cuperlo del Pd e tantomeno i conduttori Telese e Marianna Aprile. Questi ultimi non hanno corretto l’errore neppure nella puntata del giorno successivo.